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Covid: da ictus a delirio, le complicanze neurologiche più diffuse

Salute e Benessere
©Ansa

Anche dai casi non gravi di coronavirus si sviluppano complicanze neurologiche importanti. Lo riporta uno studio diretto dalla Boston University School of Medicine pubblicato su Neurology Clinical Practice

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Anche nei casi moderati di Covid, ovvero in quei pazienti che non hanno sviluppato sintomi gravi, sono comuni complicanze neurologiche anche importanti. Da ictus a crisi epilettiche. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Neurology Clinical Practice, testata ufficiale della American Academy of Neurology. Diretta da Pria Anand della Boston University School of Medicine, la ricerca si concentra soprattutto su questo, cioè che anche in assenza di una malattia grave, i disturbi neurologici sono comuni.

L’analisi

Gli esperti hanno esaminato 74 casi di Covid, l'età media era 64 anni e un totale di 47 persone avevano riscontrato precedenti malattie neurologiche. I ricercatori hanno riportato che 18 di questi hanno avuto un ictus nel corso dell'infezione, 15 crisi epilettiche e 26 di loro sintomi di confusione e delirio. Ma si sono registrati anche casi di disturbi del movimento e un caso di encefalite, una malattia rara e complessa. Tutto questo avveniva in modo del tutto indipendente rispetto alla gravità con cui si è manifestata l'infezione da Sars-cov-2. “Un limite dello studio – si legge nella ricerca - è che alcune persone con complicazioni neurologiche non sono state valutate o ammesse ai servizi di cura neurologici, quindi non sono stati inclusi nell'analisi. Avrebbero potuto includere persone con sintomi neurologici lievi e persone gravemente malate che non hanno ricevuto un esame neurologico approfondito”.

 

Necessari altri dati

Serviranno comunque altri studi per capire il livello di diffusione delle complicanze neurologiche del coronavirus, e quali siano i fattori predisponenti o protettivi, conclude il principale autore dello studio, Pria Anand. “Inoltre – aggiunge - mentre il nostro studio includeva un'alta percentuale di persone provenienti da gruppi razziali ed etnici meno abbienti, e sappiamo che il Covid-19 colpisce in modo sproporzionato queste popolazioni, non ha raccolto abbastanza persone in generale e abbastanza persone contagiate con una qualsiasi condizione neurologica pregressa, per valutare eventuali relazioni tra fattori come razza ed etnia, accesso all'assistenza sanitaria e alloggio e esiti neurologici di questi individui”.

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