L’Oms promuove il nuovo Dpcm: misure necessarie

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“I provvedimenti messi in campo sono utili per ridurre le opportunità che avvengano degli assembramenti e, di conseguenza, rendono meno probabili i contagi”, ha dichiarato Maria van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’agenzia Onu

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha accolto con favore le misure introdotte dal governo italiano per affrontare l’emergenza coronavirus tramite il nuovo Dpcm. “Le misure messe in campo sono utili per ridurre le opportunità che avvengano degli assembramenti e, di conseguenza, rendono meno probabili i contagi”, ha dichiarato Maria van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms.

“Necessario ridurre le occasioni di contagio”

“Sta a noi decidere come riunirci con gli altri che sia al bar o in casa nostra o nella casa di qualcun altro. Dobbiamo assicurarci di continuare a socializzare, cosa che tutti devono essere in grado di poter continuare a fare, minimizzando il rischio”, ha aggiunto l’esperta. “Bisogna adottare un approccio basato sulla riduzione del rischio. È necessario fare tutto che è in proprio potere, dove possibile, per ridurre le opportunità di assembramento. Ciò vale soprattutto nei luoghi al chiuso, dove c’è una scarsa ventilazione. Bisogna ridurre il più possibile le occasioni di contagio”, ha concluso.

 

La seconda ondata in Europa

L’Oms sta osservando con attenzione l’impatto della seconda ondata di coronavirus sull’Europa. “Potrebbe esserci un vero e proprio tsunami di casi nel Vecchio Continente se il ritmo di diffusione del virus non dovesse cambiare”, spiega l’agenzia dell’Onu. “C’è stata una seria accelerazione dei casi di Covid-19 in Europa”, afferma Mike Ryan, capo delle operazioni di emergenza dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. “La scorsa settimana il 46% di tutti i casi del mondo veniva dall’Europa, come pure un terzo dei morti globali. Tuttavia, con un approccio coerente il Vecchio Continente può ancora riuscire a controllare il virus”, ha aggiunto. Per l’esperto, il vero problema è che molte persone continuano a negare l’esistenza del coronavirus e, non proteggendosi, permettono ai contagi di aumentare. “Anche se molti Paesi temono lo spettro di un nuovo lockdown la prossima settimana, la comunità internazionale ha le armi per controllare la corsa del virus”, ha concluso Ryan.

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