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Coronavirus, Robert Gallo a Sky TG24: "Vaccino antipolio può aiutare contro virus"

Salute e Benessere

In un’intervista ai microfoni di Sky Tg24, il virologo che nel 1984 scoprì l'Hiv come causa dell'Aids, ha affrontato alcuni dei temi più caldi legati alla pandemia di Covid-19 e ha elencato alcuni degli insegnamenti che l’epidemia globale di Aids ha portato all’umanità 

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“Quello che hanno in comune il coronavirus e l’Hiv sono tutti gli aspetti e gli insegnamenti di una pandemia”. Lo ha dichiarato Robert Gallo, il virologo che nel 1984 scoprì l'Hiv come causa dell'Aids, in un’intervista ai microfoni di Sky Tg24. 

“C’è sempre un lato positivo nella tragedia”, ha aggiunto l’esperto, elencando alcuni degli insegnamenti che l’epidemia globale di Aids e la lotta unanime di tutte le Nazioni del mondo contro un nemico comune hanno apportato all’umanità e alla comunità scientifica. 

Gallo: “Con l’Hiv ci sono stati molti lati positivi a livello scientifico”

 

“Con l’Hiv ci sono stati molti lati positivi a livello scientifico, ma anche sociale”, ha dichiarato Gallo, cofondatore e direttore dell'Istituto di virologia umana alla School of Medicine dell'università del Maryland e cofondatore e consulente scientifico del Global Virus Network. “Il maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti con l’Africa in fatto di salute pubblica per prima cosa. Poi la maggiore comprensione e tolleranza verso le diversità nella sfera sessuale delle persone”. 

Virologo: “Spero che la pandemia di Covid-19 porti a una maggiore unità”

 

“Questa pandemia spero che negli Stati Uniti porti una maggiore unità”, ha aggiunto Robert Gallo, estendendo poi l’augurio a tutti i Paesi del mondo. 

“Spero anche che la pandemia conduca a una maggiore interazione a livello scientifico e medico tra le Nazioni. Finora non l’ho visto. È l’aspetto più deludente specie nei nostri rapporti con la Cina”. 

Gallo: antipolio contro il Coronavirus

 

Gallo, poi, si è espresso in merito alla possibile esistenza di altri tipi di protezione a livello endemico che assicurano una sorta di immunità innata alla popolazione. “È quel che proponiamo di fare con il vaccino antipolio per via orale. Ci sono vari fattori da considerare sul perché c'è una variazione tra le diverse zone. In primis il vaccino antipolio per via orale costa poco, è disponibile in grandi quantità, è semplice da assumere”, dichiara l’esperto. “Basta sciogliere una compressa sulla lingua, inoltre è ampiamente dimostrato che è sicuro e per chi ha già fatto il vaccino antipolio, come nel nostro caso in occidente, non rappresenta quasi alcun pericolo o comunque i rischi sono estremamente bassi”. 

Coronavirus, Caruso: “Sono convinto che risenta della stagionalità”

 

Che ruolo potrebbero avere l’aumento delle temperature nella diffusione del coronavirus? Su questo tema, molto dibattuto dagli esperti del settore, si è espresso anche Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv). 

“Anche qui ci sono dei contrasti con opinioni contrastanti. C'è chi dice che il caldo, cioè quindi il clima, condizioni il virus. C'è chi dice no. Ad esempio Robert Gallo, che è un caro amico, dice che il clima condiziona. Anzi sta pubblicando un lavoro in tal senso”, ha dichiarato l’esperto in un’intervista a Sky Tg24. “Io sono convinto che, come tutti i virus respiratori anche questo possa appunto essere influenzato dalla stagione, quindi, come noi ci aspettiamo una seconda ondata in autunno inverno perché, appunto, riteniamo che sia stagionale, immaginiamo come per il virus dell'influenza, che questo virus abbia anche lui un periodo di circolazione e poi di scomparsa. Aspettiamo il prossimo futuro, come diceva già anche il Ministro Speranza. Vediamo cosa succederà nel prossimo futuro, ma se fra qualche giorno, se per metà Giugno, il tutto sarà finito nonostante le aperture, beh, allora dovremmo convincerci che questa stagionalità esiste”.

Gallo: “Gli anticorpi potrebbero non essere duraturi”

 

“Ritengo sia possibile contrarre il virus una seconda volta, a meno che l’immunità ottenuta dalla prima infezione non riesca a rispondere a tutte le varianti del virus e a meno che l’immunità non sia duratura”, ha dichiarato Robert Gallo nel corso dell’intervista a Sky TG24. “Se l’immunità fosse duratura, cosa che non possiamo sapere, e fosse ampia e comprendesse tutte le varianti del virus allora non lo contrarremo di nuovo, ma non credo sia molto probabile”, ha aggiunto l’immunologo. “Credo, invece, che saremo esposti ad altri ceppi del virus e temo che l’immunità generata dal vaccino non sia duratura, perché ravvisiamo analogie tra i peplomeri di questo virus e quelli dell’HIV. Gli anticorpi nel caso dell’HIV non sono duraturi”, ha concluso.