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Coronavirus, le raccomandazioni per chi è in isolamento domiciliare

Salute e Benessere

Assistere un familiare in quarantena, risultato positivo al tampone, prevede tutta una serie di rigorosi accorgimenti da seguire. L’Istituto Superiore di Sanità li ha raccolti in un report specifico 

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“Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19”: è questo il titolo del rapporto redatto da un gruppo di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la responsabile dell’area prevenzione e controllo delle infezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Benedetta Allegranzi, dedicato alla gestione dei soggetti affetti da COVID-19 che necessitano di isolamento domiciliare. (CORONAVIRUS, dal primo caso ai contagi: le tappe)

L’ubicazione in casa

Sono una ventina in tutto le raccomandazioni da seguire, secondo gli esperti. Per prima cosa se fra le mura domestiche c’è una persona con sospetta o accertata infezione da COVID-19, questa deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola che dovrebbe essere ben ventilata ma senza ricevere visite da parte di nessuno. I familiari che assistono devo trovarsi in buona condizione di salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato. Inoltre, sarebbe preferibile che i membri della famiglia soggiornino in altre stanze o, se non è possibile, mantengano una distanza di almeno un metro dalla persona contagiata, dormendo in un letto diverso. (La situazione in ITALIA, grafici e mappe)

Le precauzioni di chi assiste

Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica, accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza del contagiato. Se la mascherina risulta bagnata o sporca a causa delle secrezioni orali, è necessario sostituirla subito e lavarsi le mani dopo averla rimossa. A proposito di igiene delle mani, gli esperti dicono che vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il contagiato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche. Poi vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, meglio utilizzare asciugamani riservati alla persona da assistere e sostituirli quando sono bagnati.

Altre indicazioni

Altre precauzioni: chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani. Se non si utilizzano fazzoletti monouso, occorre lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua. Da evitare in assoluto il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando sempre guanti monouso. Nella stanza della persona da assistere occorre utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti.

Biancheria e rifiuti

Un altro dato utile: nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati tutti nel bidone dell’indifferenziata. E per quanto riguarda la biancheria del contagiato? Bisogna metterla in un sacchetto dedicato, indossando i guanti, cercando di agitare la biancheria sporca ed evitando il contatto diretto con pelle e indumenti. Va, ovviamente, evitata la condivisione di spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da letto e simili.

L’igiene della casa

Capitolo igiene della casa: occorre pulire e disinfettare quotidianamente comodini, reti e altri mobili della camera da letto del contagiato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi. Quindi, bisogna utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del familiare da assistere, lavandole in lavatrice a 60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, oltre ad asciugarli accuratamente.

Il trasporto nelle strutture mediche

Ecco poi i consigli medici. Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un’infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie), bisogna contattare il medico curante, la guardia medica o i numeri regionali. In questi casi va evitato il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria designata ma si deve chiamare un’ambulanza o trasportare il malato in un’auto privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo. La persona potenzialmente positiva virus dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Infine, qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%.