Uova bio a marchio Conad e Amadori richiamate per rischio contaminazione microbiologica
Salute e BenessereSono state prodotte dall’azienda agricola “Olivero Claudio”, con sede in provincia di Cuneo. Il motivo del provvedimento è il possibile rischio di “contaminazione microbiologica”
Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato le uova biologiche prodotte dall’azienda agricola “Olivero Claudio”, sita in via Rigrasso 9 a Monasterolo di Savigliano (Cuneo), ma rivendute con i marchi Amadori, Verso Natura Conad e Cascina Italia.
Il provvedimento, come si legge sui tre diversi comunicati pubblicati sul sito del Ministero della Salute, è stato preso a scopo cautelativo per la sospetta contaminazione microbiologica.
Lotti interessati al richiamo
Il richiamo riguarda le confezioni da 4 dei marchi Amadori e Cascina Italia e quelle da 2 o 6 di vario calibro di Conad Verso Natura. Il lotto interessato al richiamo è 5528139926, con data di scadenza 8 febbraio.
Il Ministero della Salute invita chi ha acquistato il prodotto in questione a non consumarlo e a riportarlo nel punto vendita in cui l’ha comprato.
Contaminazione microbiologica: di cosa si tratta
Come spiegato dagli esperti sul portale “Epicentro” gestito dell’Iss (Istituto superiore di Sanità), al giorno d’oggi esistono oltre 250 contaminazioni alimentari, provocate da vari agenti patogeni, quali batteri, virus e parassiti. Quando viene identificato un nuovo agente patogeno viene aggiunto alla lista dedicata, che comprende anche i cosiddetti “patogeni emergenti”, tra i quali vengono segnalati tra gli altri anche “campilobacter jejuni”, “escherichia coli 157:H7”, “listeria monocytogenes” e “yersinia enterocolitica”. La diffusione di alcuni di questi ultimi è dovuta anche all’aumento di scambi commerciali, di ricorso alla ristorazione collettiva, di grandi allevamenti intensivi e di viaggi.
I sintomi delle contaminazione alimentari
Le contaminazioni alimentari presentano come sintomatologia nausea, vomito, crampi addominali e diarrea, che possono manifestarsi anche alcuni giorno dopo il consumo. “Nel caso di ingestione di alimenti contaminati, viene solitamente colpita la prima parte dell’apparato gastroenterico e i sintomi (nausea e vomito più che diarrea e molto più raramente febbre e brividi) si manifestano in tempi più brevi”, spiegano gli esperti sul portale “Epicentro”.