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Capodanno, domina ancora lo spumante italiano: si stapperanno 74 milioni di bottiglie

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Ansa)

Celebrate già a Natale, le bollicine Made in Italy saranno irrinunciabili nel brindisi di fine anno per 9 italiani su 10, ma non solo. All’estero, il 2019 si chiuderà con il record di oltre 560 milioni di bottiglie vendute

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Dopo il grande successo ottenuto a Natale, continua il momento d’oro dello spumante italiano che sarà grande protagonista anche di Capodanno: saranno ben 74 milioni le bottiglie stappate soltanto in Italia, con una crescita dell’8% rispetto allo scorso anno. I dati sono diffusi da Coldiretti, che seguendo i risultati dell’indagine realizzata dall’Istituto Ixè stima che circa nove italiani su 10 si affideranno proprio alle bollicine nostrane per salutare il 2019 e dare il benvenuto al 2020.

Spumante italiano all’estero: chi ne consuma di più

C’è il Prosecco a guidare la domanda crescente di spumante italiano, che quest’anno secondo Coldiretti “dovrebbe attestarsi sopra le 700 milioni di bottiglie”. Il successo di queste bollicine, che includono anche Asti e Franciacorta, non è limitato però soltanto al Belpaese: anche le bottiglie esportate all’estero crescono del 9% e faranno registrare il record di oltre 560 milioni di unità vendute in un solo anno. Ancora una volta, quindi, come già accaduto per Natale, il brindisi Made in Italy competerà almeno alla pari con lo champagne francese, nonostante quest’ultimo venga acquistato a prezzi medi nettamente più alti. All’estero i più grandi consumatori di spumante italiano si trovano in Inghilterra, Stati Uniti e Germania, che hanno fatto registrare rialzi nei consumi tra il 7 e l’11%. A sorpresa, però, anche la Francia dimostra di amare le bollicine prodotte Oltralpe, vista la crescita del 30% nelle vendite. Sebbene fuori dal podio, poi, anche Russia e Giappone hanno guardato di più allo spumante italiano, facendo registrare rispettivamente un +17% e +37% nelle bottiglie ordinate in tutto il 2019.

Le regole per servire lo spumante

Proprio per non rovinare i brindisi di fine anno con errori facilmente evitabili, Coldiretti elenca anche le “regole d’oro per gustare e offrire lo spumante”. Idealmente, le bottiglie andrebbero estratte dalla cantina circa due ore prima della consumazione e poste in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso, così da garantire la temperatura tra gli 8 e i 12 gradi che esalta il prodotto. Lo spumante, ricorda Coldiretti, andrebbe bevuto esclusivamente nella flute a forma di tulipano, che permette lo sviluppo libero degli aromi. Per chi avrà il compito di stappare Prosecco, Asti o Franciacorta, la tecnica consiste nel tenere il tappo saldamente con la mano, accompagnandone l’espulsione, mentre si utilizza l’altra per fare ruotare la bottiglia, da mantenere leggermente inclinata. Infine, il gas va fatto fuoriuscire lentamente, prima di versare lo spumante reggendo la bottiglia rigorosamente dal fondo e non dal collo, gesto che potrebbe far riscaldare il contenuto.