L’agenzia ha disposto il ritiro di tutti i lotti di Zantac 150 mg 20 compresse e il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute sta verificando il ritiro del prodotto dalle farmacie
Nelle scorse settimane, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ha disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di numerosi lotti di medicinali contenenti il principio attivo ranitidina, in quanto contenenti un’impurità potenzialmente cancerogena: N-nitrosodimetilammina (NDMA). Il lungo elenco include i farmaci Hex, RatioPharm, Mylan generico, Ranidil sciroppo e Zantac in compresse. Inoltre, l’agenzia ha disposto il divieto d’uso di alcuni lotti di Buscopan antiacido (compresse effervescenti da 75 mg), Almus Zantac (compresse, compresse effervescenti, fiale e sciroppo), Ranidil (fianel, sciroppo, compresse), Zentiva, Hexal iniettabile, Ulcex e Raniben. Negli ultimi giorni, l’Aifa ha disposto anche il ritiro di tutti i lotti di Zantac 150 mg 20 compresse e il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute sta verificando il ritiro del prodotto dalle farmacie.
La presenza dell’impurità NDMA
Giovanni D’agata, il presidente dello Sportello dei Diritti, spiega che la ranitidina è un inibitore della secrezione acida utilizzato per il trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. “La NDMA è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla base di studi condotti su animali. È presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse”, spiega l’esperto.
Il ritiro dei farmaci contenenti ranitidina
La decisione dell’Aifa di ritirare i lotti Zantac dal mercato è arrivata in seguito alle comunicazioni della ditta BB Farma Srl relative alla presenza dell’impurezza N-nitrosodimetilammina (NDMA) nel principio attivo ranitidina, utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida e commercializzato in Italia sia come farmaco da prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso.