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Autismo, un device può prevedere episodi di aggressività

Salute e Benessere

Un team di ricerca della Northeastern University ha testato su alcuni bambini autistici un dispositivo che, monitorando alcuni parametri, riesce a prevedere gli scatti d'ira con una precisione dell’84% 

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Potrebbe non sembrare molto, ma per chi deve convivere con persone colpite da autismo, sapere cosa accadrà tra 60 secondi potrebbe essere un lasso di tempo abbastanza significativo, ad esempio, per prevenire uno scatto d’ira. Da questo assunto è partito il lavoro del team guidato dal professor Matthew Goodwin della Northeastern University che ha utilizzato un biosensore per misurare i movimenti, la frequenza cardiaca, la temperatura della superficie della pelle e il sudore di persone autistiche. Il fine è stato quello di proporre uno strumento utile per avvisare quando i livelli di stress si avvicinano ad un punto tale da poter sfociare poi in un episodio aggressivo. Si tratta di un dispositivo da polso indossabile che, per l’appunto, si occupa di monitorare gli indicatori fisiologici dello stress.

Livelli di eccitazione particolari

Le persone autistiche, sottolineano gli esperti, sono spesso inclini ad esplosioni aggressive perché i loro livelli di stress a riposo sono molto più alti delle persone non autistiche. "I loro livelli di eccitazione sono già al limite", ha detto Goodwin, "e basta davvero poco per oltrepassare la soglia di sorveglianza”. Inoltre, è spesso difficile, se non impossibile, per le persone con autismo comunicare ciò che li affligge. Questo rende particolarmente difficile per chi li assiste agire preventivamente: per questo motivo il segnale di avviso automatico generato dal dispositivo testato sarebbe molto utile, anche se concede solo un vantaggio pari a 60 secondi. "Se potessimo dare un preavviso anche agli operatori sanitari, ciò impedirebbe loro di essere colti alla sprovvista e potenzialmente consentirebbe loro di rilassare l'individuo e assicurarsi che tutti nell'ambiente circostante siano al sicuro", ha aggiunto il professore.

Come funziona il dispositivo

Il dispositivo testate dal team della Northeastern University monitora la frequenza cardiaca, la produzione di sudore, la temperatura della superficie della pelle e i movimenti del braccio. Durante uno studio che ha preceduto lo sviluppo del device, Goodwin ed il suo team di ricercatori ha osservato 20 bambini con autismo che hanno manifestato episodi aggressivi. Nel corso di un lasso di tempo pari a 87 ore, gli esperti hanno valutato ogni singolo episodio e i corrispondenti cambiamenti fisiologici. Le informazioni estrapolate sono state quindi sincronizzate con un orologio dotato di biosensori indossato dai bambini. Ciò ha permesso ai ricercatori di abbinare ad ogni episodio aggressivo i rispettivi cambiamenti fisici avvenuti prima, durante e dopo. Sulla base di questi 20 campioni, Goodwin ha stabilito che il device può prevedere uno sfogo aggressivo con un minuto di anticipo e con una precisione dell'84%.

Una vita fatta di paure

"Le famiglie con bambini che agiscono in modo aggressivo ci dicono che non sanno che cosa provoca queste esplosioni e temono che ciò possa accadere in qualsiasi momento, quindi si autoimpongono gli arresti domiciliari", ha precisato Goodwin. "Non vanno al cinema. Non vanno al supermercato con i loro bambini. Non vanno nei parchi”, ha detto il professore che ora, grazie a questo dispositivo, spera di eliminare queste paure.