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Osteoporosi, trattamenti inadeguati per il 75% dei pazienti

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il dato è emerso durante l’undicesima edizione dell’Osteoday, l’appuntamento annuale dedicato alla patologia 

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Durante l’undicesima edizione dell’Osteoday, l’appuntamento annuale dedicato all’osteoporosi, gli esperti hanno rilevato che in Italia la patologia è spesso sottodiagnosticata e sottotrattata, tanto che si registra una mancata diagnosi per il 50% delle persone che subisce una frattura ossea. È emerso, inoltre, che solo nel 25% dei casi i pazienti ricevono un trattamento adeguato. La fragilità ossea, caratteristica della patologia, provoca ogni anno 90mila fratture a carico del femore negli over 50. Inoltre, oltre il 20% degli ultra 65enni rischia di subire una frattura vertebrale. Per i pazienti, il rischio di perdere la propria autonomia è elevato.

Una diagnosi tardiva

Bruno Frediani, docente di reumatologia all’Università di Siena e responsabile scientifico di Osteoday, spiega che attualmente solo il 50% delle fratture da osteoporosi viene diagnosticato e solo il 25% riceve un trattamento adeguato. L’esperto aggiunge che i pazienti che arrivano al Pronto Soccorso con una frattura del femore dovrebbero sempre essere sottoposti a una radiografia della colonna vertebrale: nel 10-15% è possibile individuare una frattura vertebrale asintomatica che conferma la presenza dell’osteoporosi. Frediani aggiunge che gli specialisti dovrebbero prescrivere ai soggetti a rischio degli esami diagnostici da svolgere almeno una volta all’anno, come la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC).

Il trattamento dell’osteoporosi

Le diagnosi effettuate in ritardo non sono l’unico problema: Bruno Frediani spiega che in molti casi il trattamento della patologia è inappropriato. Troppo spesso i medici si limitano a prescrivere l’assunzione della vitamina D, la quale è sì efficace, ma solo se affiancata ai farmaci antifratturativi. L’utilizzo di questi ultimi è in calo a causa di alcuni allarmismi che il docente definisce “ingiustificati”. Il principale fattore di rischio dell’osteoporosi è l’età: la patologia, infatti, colpisce soprattutto le donne over 60 e gli uomini con più di 70 anni. Gli esperti ricordano che può riguardare anche i pazienti con malattie reumatiche infiammatorie e invitano a una maggiore prevenzione.