In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Farmaci per ridurre colesterolo potrebbero aumentare rischio diabete

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Ricercatori hanno osservato che nei soggetti che assumono statine il rischio di sviluppare il diabete aumenta del 38%. I farmaci contribuirebbero a peggiorare la sensibilità dell’insulina e a diminuirne la produzione 

Condividi:

Le statine - i farmaci in uso per ridurre il colesterolo - potrebbero aumentare il rischio di sviluppare il diabete, determinando un peggioramento della sensibilità dell’insulina e una diminuzione della sua produzione da parte del pancreas. Lo ipotizza una ricerca condotta da Bruno Stricker, esperto dell’Erasmus Medical Centre, in Olanda, e pubblicata sul British Journal of Clinical Pharmacology.

La ricerca

Lo studio ha preso in esame 9535 individui con un’età superiore ai 45 anni, nessuno dei quali affetto da diabete all'inizio del lavoro. I ricercatori li hanno monitorati per un tempo medio di 15 anni e hanno osservato che coloro che in questo periodo hanno assunto regolarmente le statine presentavano alla fine un rischio di sviluppare il diabete maggiore del 38%. Inoltre, rispetto agli altri partecipanti, essi mostravano un grado più elevato di insulino-resistenza, ossia il loro organismo rispondeva meno all’azione dell’ormone che regola la concentrazione di zucchero nel sangue. Tuttavia, come precisa Salvatore Piro, docente del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Catania, i soggetti più a rischio diabete erano quelli in sovrappeso o che presentavano già di per sé altri fattori che potevano favorire l'insorgere della malattia.

Beneficio delle statine superiore al rischio di sviluppare diabete

"I risultati di questo studio - rileva Piro, che è anche Segretario Nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID) - confermano l'associazione tra utilizzo di statine e rischio di sviluppare diabete. Queste evidenze - continua - erano già emerse nel 2008 con lo 'studio Jupiter' e sono state verificate recentemente anche dal punto di vista molecolare dal mio gruppo di ricerca, esponendo le isole pancreatiche umane (il tessuto del pancreas che produce l’insulina) alle statine e vedendo le alterazioni indotte da questi farmaci. Con il nostro studio abbiamo constatato la riduzione della secrezione insulinica". L’esperto spiega infine che, rispetto al rischio di sviluppare diabete, il beneficio delle statine in termini di prevenzione cardiovascolare risulta, in ogni caso, sempre maggiore.