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Arresto cardiaco, il monito del 118: “una morte su tre è evitabile”

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Ansa)

Il presidente Mario Balzanelli chiede al ministro della Salute Grillo l’istituzione di un Osservatorio Nazionale Permanente e operativo 

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Ogni anno, in Italia 60 mila persone perdono all’improvviso la vita in seguito a un arresto cardiaco, ma basterebbe un massaggio cardiaco effettuato entro i primi tre minuti per salvarne 20.000. Lo rivela il presiedente del 118 Mario Balzanelli. L’esperto sottolinea anche che effettuando delle rapide manovre di disostruzione sarebbe possibile salvare almeno 40-50 persone ogni 100 che muoiono a causa dell’ostruzione delle vie aeree, di cui almeno il 40% bambini. Per divulgare una corretta informazione sulle procedure da effettuare in situazioni di emergenza, Balzanelli chiede al ministro della Salute Giulia Grillo l’istituzione di un Osservatorio Nazionale Permanente e operativo.

Il brevetto “Liposomi nel trattamento dell’arresto cardiaco”

Grazie a un nuovo brevetto dell’Università di Cagliari, presto il trattamento dell’arresto cardiaco potrebbe compiere dei passi avanti. La tecnologia messa a punto dai ricercatori dell’Ateneo consentirà di modulare il rilascio di adrenalina, riducendo così il numero di somministrazioni, la dose applicata e i possibili effetti collaterali. Il brevetto “Liposomi nel trattamento dell’arresto cardiaco” è stato selezionato per partecipare a BioVaria 2019, un evento dedicato al settore delle Scienze della vita che si svolgerà a Monaco di Baviera l’8 e il 9 maggio e a cui presenzieranno alcuni dei nomi più importanti della comunità scientifica.