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Dna fetale, in sviluppo un test alternativo all’amniocentesi

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Il nuovo esame è in fase di sperimentazione al Singhealth-Singapore General Hospital. Finora è stato testato a Singapore su un campione di 50 donne 

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In futuro potrebbero arrivare delle alternative meno invasive all’amniocentesi per diagnosticare eventuali patologie del feto con una precisione del 100%. Al Singhealth-Singapore General Hospital, attraverso la Menarini Biomarkers un gruppo di ricercatori italiani sta portando avanti la sperimentazione di un nuovo test finalizzato a individuare e isolare le cellule fetali presenti nel sangue materno, effettuabile tramite un semplice prelievo di sangue. Paola Castagnoli, chief scientist di Menarini, rivela che finora l’esame è stato sperimentato su un campione di 50 donne. “Entro un anno contiamo di avviare una sperimentazione più ampia in Italia che dovrebbe coinvolgere circa 500 donne in vari centri, tra i quali gli ospedali Mangiagalli di Milano e San Gerardo di Monza”. In seguito, il test dovrebbe essere vagliato dalle agenzie regolatorie.

I vantaggi del nuovo test

Luigi Ricciardi, Ceo di Menarini Biomarkers Singapore, spiega che il nuovo test porterà dei vantaggi non trascurabili. Attualmente è possibile individuare tracce del Dna fetale nel sangue della madre tramite la biopsia liquida. Si tratta però di una soluzione limitata, in quanto permette di diagnosticare solo un numero limitato di malformazioni. Il nuovo metodo, basato sulla tecnologia DEParray, consentirà invece di riconoscere le cellule fetali nella loro interezza e di effettuare così la diagnosi di ogni eventuale patologia presente. Parlando del Singhealth-Singapore General Hospital di Singapore, Ricciardi spiega che "rappresenta una struttura di servizi enorme, sviluppatasi partendo dalla costruzione nel 2000 di 8 grandi centri di Ricerca in vari campi, dall'immunologia alla genomica”. Si tratta dunque del luogo ideale in cui portare avanti la sperimentazione su delle tecniche innovative.

La tecnologia DEParray

Anna Doffini, ricercatrice responsabile del progetto sulle cellule fetali, sottolinea che il nuovo test consentirà di effettuare delle diagnosi precise come quelle ottenibili con procedure più invasive come l’amniocentesi o la villocentesi. Aggiunge poi che la tecnologia DEParray consente di individuare le cellule tumorali presenti nel sangue e di indirizzare i pazienti alle terapie più giuste.