Sviluppata una nuova tecnologia per prevedere gli attacchi cardiaci

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)
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È stata ideata dai ricercatori dell’Università di Oxford e consente di stabilire quali arterie coronariche rischiano di causare un infarto a causa dell’accumulo di colesterolo

Un team di ricercatori dell’Università di Oxford, in collaborazione con gruppi di altri istituti presenti in Germania e negli Stati Uniti, ha ideato una nuova tecnica di analisi delle immagini ottenute tramite le scansioni di tomografia computerizzata (TC) che consente di stabilire con anni di anticipo quali pazienti rischieranno in futuro di avere un attacco cardiaco. La tecnologia utilizza degli algoritmi per esaminare il grasso presente nelle arterie coronariche.
Quando uno di questi vasi sanguigni si infiamma, l’adipe subisce delle alterazioni e questo meccanismo può rappresentare un campanello di allarme per circa il 30% degli attacchi cardiaci. Le informazioni sulla nuova tecnica sono state pubblicate sulla rivista scientifica inglese The Lancet.

I benefici della nuova tecnologia

“Essere in grado di individuare le arterie infiammate permette di stabilire quale vaso sanguigno potrebbe causare un infarto in futuro”, afferma Charalambos Antoniades, professore di medicina cardiovascolare a Oxford.
“Grazie alla nuova tecnologia che abbiamo realizzato, possiamo ottenere questo risultato semplicemente analizzando le scansioni di tomografia computerizzata”.
La maggior parte degli attacchi cardiaci sono causati da un accumulo di colesterolo (placca) all’interno delle arterie che causa l’interruzione del flusso sanguigno.

La previsione degli attacchi cardiaci

Attualmente, le scansioni effettuate tramite TC permettono ai medici di vedere quali arterie si sono già ristrette a causa dell’accumulo di colesterolo. Grazie alla nuova tecnologia, il cui utilizzo dovrebbe essere approvato entro un anno, riusciranno a prevedere quali vasi sanguigni rischiano di restringersi in futuro.
“I nuovi algoritmi permetteranno di individuare le arterie a rischio in anticipo, dando tempo ai pazienti per correre ai ripari”, sostiene Charalambos Antoniades.
Le malattie cardiache e gli infarti sono due delle principali cause di morte in tutto il mondo. I ricercatori sperano che la loro invenzione possa aumentare il tasso di prevenzione di attacchi cardiaci. “Non possiamo quantificare l’esatto numero di infarti che la nuova tecnologia potrà evitare, ma dovrebbe essere in grado di identificare almeno tra il 20 e il 30% dei pazienti a rischio”, conclude Antoniades.

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