Sanità: Trento, Bolzano e Toscana al top, Sardegna ultima
Salute e BenesserePresentato il rapporto "Una misura di Performance dei Servizi sanitari regionali": al Nord le regioni dove si registrano le prestazioni migliori, al Sud l'area "critica"
Resta forte il divario tra il Servizio sanitario regionale del Nord e quello del Sud. È quanto emerge dal rapporto "Una misura di Performance dei Servizi sanitari regionali" del Centro Studi Crea Sanità dell'Università di Roma Tor Vergata, presentato il 4 luglio. Ai primi posti le province autonome di Trento e Bolzano, maglia nera per la Sardegna.
I dati del rapporto
Trento e Bolzano (cresciute rispetto al 2017), seguite da Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto, sono le zone italiane dove la sanità regionale ha registrato le migliori performance. Si legge nel rapporto che "livelli maggiori di tutela della salute si riscontrano nelle regioni del Nord-Est del Paese", cioè in quelle aree dove sono più sviluppate politiche di integrazione fra sanità e assistenza sociale. Al Sud si concentra l'area critica, formata da Sicilia, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria. In coda la Sardegna, che nel 2017 aveva registrato prestazioni nella media. In posizione intermedia Valle d'Aosta, Marche, Liguria, Umbria, Piemonte, Lazio e Abruzzo.
Il metodo di valutazione
La classifica è stata elaborata utilizzando un metodo di valutazione multidimensionale. Sono stati presi in considerazione diversi aspetti, da quello sociale all'appropriatezza, passando per gli esiti, l'innovazione e la dimensione economico-finanziaria. Allo stesso tempo si tratta anche di una valutazione multiprospettiva, che opera quindi una "media" delle valutazioni di diversi stakeholder del sistema: gli utenti, il management aziendale, i professionisti sanitari, le istituzioni e l'industria medicale.
"Livelli di soddisfazione scarsi"
Complessivamente i livelli di soddisfazione dei circa 100 esperti del panel rispetto alle performance attuali del Servizio sanitario regionale "sono relativamente scarsi" e "anche i migliori risultati regionali raggiunti, sono infatti ben lontani da una performance ottimale". Di contro, tra professionisti sanitari e management aziendale "prevale il convincimento degli esperti, suffragato peraltro da molte ragioni, di avere fatto il massimo con le risorse disponibili".