Diabete e obesità, dal Duemila boom di malati in Italia

Salute e Benessere
In Italia le persone obese che hanno il diabete sono circa due milioni (foto: archivio Getty Images)
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Le regioni del Sud risultano le più colpite. L'allarme arriva dal rapporto di Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation realizzato in collaborazione con Istat

In Italia le persone obese che hanno anche il diabete sono circa due milioni, con un rischio di mortalità entro 10 anni quadruplicato rispetto a una persona che ha la patologia ma è di peso normale. Oltre 3 milioni e 200 mila dichiarano di essere diabetici, passando negli ultimi 30 anni dal 2,9% al 5,6% dell'intera popolazione. Rispetto al 2000, la percentuale di uomini tra i 55 e i 64 anni è passata da 6,8% a 8,8%, mentre tra i 75-79enni dal 14,9% al 20,4%. I dati emergono dall'ultimo rapporto di Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation, realizzato in collaborazione con Istat, presentato a Roma.

Diabetici in aumento dal 2000

In Italia, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat riferiti al 2016, le persone che dichiarano di avere il diabete sono circa 3 milioni e 200 mila, ovvero il 5,3% della popolazione. Nel quadro europeo, il nostro Paese si presenta con numeri leggermente inferiori rispetto ad altre nazioni europee come Francia, Germania e Spagna, seppur in netto aumento: dal 2000 al 2016 le persone con diabete sono aumentate in valore assoluto di 1 milione (da 3,8% al 5,3%). La percentuale di uomini che hanno il diabete, di età compresa tra i 55 e i 64 anni, è passata dal 6,6 all'8,8%, mentre tra i 75-79enni dal 14,9% al 20,4%. Per quanto riguarda le donne fino ai 79 anni, le differenze nel tempo sarebbero molto meno rilevanti. Il diabete, evidenzia il rapporto, "è una patologia fortemente associata alla svantaggio socioeconomico: i gruppi sociali più colpiti sono quelli con un basso titolo di studio o risorse economiche scarse o insufficienti".

Al Sud i valori più elevati

La diffusione del diabete in Italia presenta valori più elevati della media in Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, ma anche in alcune regioni del Centro come il Lazio. Quelli più bassi, invece, sono stati registrati nelle province autonome di Trento e Bolzano e in Liguria. Anche per quanto riguarda la mortalità, la distribuzione geografica resta simile, con una maggiore penalizzazione del Mezzogiorno, soprattutto in Campania, Calabria e Sicilia. Sempre al Sud sono stati riscontrati i livelli più elevati di obesità. Il rapporto si è dedicato, in particolare, all'obesità infantile. Anche questo fenomeno presenta marcate differenze territoriali a svantaggio delle regioni meridionali, dove un minore su tre è in eccesso di peso.

Diabete e obesità come pandemia

Nel corso della presentazione del rapporto, Renato Lauro, presidente di Ibdo Foundation, ha equiparato il diabete e l'obesità a una pandemia, "con serie conseguenze - ha specificato - in termini di riduzione dell'aspettativa e della qualità della vita e notevoli ricadute economiche. Una vera emergenza sanitaria". Entro il 2030, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, il diabete potrebbe rappresentare la quarta causa di morte in Europa, più di quanto non facciano insieme Aids, malaria e tubercolosi.

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