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Diabete, promossa la dieta mediterranea. Dubbi su quelle estreme

Salute e Benessere
La dieta chetogenica a basso contenuto di carboidrati attira con la promessa di dimagrire senza sentire la fame (Getty Images)

La Società italiana di diabetologia mette in guardia dai regimi alimentari sbilanciati, soprattutto quando si tratta di soggetti a rischio

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La dieta mediterranea resta la migliore per la salute. Pollice verso, invece, per la dieta paleolitica (iper-proteica) e quella chetogenica (a bassissimo contenuto di carboidrati). Promosse, ma con qualche riserva, le diete vegetariane e vegane. A dirlo è un documento presentato dalla Società italiana di diabetologia (Sid) al Congresso nazionale "Panorama diabete", in scena dall'11 al 15 marzo a Riccione. Le diete 'estreme' sono sempre più diffuse tra gli italiani, ma per i diabetologi non sono stati riscontrati elementi scientifici di sicurezza in questi regimi alimentari.

 

Diete a confronto – Basata su alimenti ricchi di fibre e povera di grassi di origine animale, la dieta mediterranea resta, a detta degli esperti, la soluzione migliore per la salute. A differenza di altri regimi alimentari, infatti, è stata ampiamente studiata e ha dimostrato la sua efficacia sia per quanto riguarda il controllo del diabete sia per gli effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Le diete vegane e vegetariane, invece, non hanno superato a pieni voti l’esame. Pur essendosi dimostrate idonee nel combattere alcuni fattori di rischio delle patologie cardiovascolari, necessitano di ulteriori studi prima di poter essere raccomandate a un paziente diabetico. Giudizio negativo, invece, per le diete 'estreme' come la paleolitica, basata su un apporto iper-proteico, e la chetogenica che prevede un bassissimo contenuto di carboidrati. Quest’ultima si è diffusa negli anni Sessanta per la cura dell'obesità e viene attualmente proposta anche come adatta per il diabete. Tuttavia, secondo gli esperti, non si è ancora in grado di valutarne l’efficacia.

 

Dieta e diabete – A differenza della dieta mediterranea, i cui benefici sono ormai assodati, "le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete vegetariane, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete di tipo 2 e le sue complicanze", sottolinea Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia. In particolare, secondo gli esperti, la dieta vegana andrebbe integrata con calcio, vitamina D e vitamina B12. Nel caso dei vegetariani, invece, l’ideale dal punto di vista nutrizionale, sarebbe incentrare il proprio regime alimentare su alimenti come verdura, frutta (fresca o a guscio), cereali integrali e legumi.