Anche l'aria di casa è "inquinata": attenzione a detersivi, no a fumo

Salute e Benessere
Le pulizie domestiche possono essere fonte di 'inquinamento' dell'aria (Foto: GettyImages)
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Dall'Istituto superiore di Sanità un vademecum per proteggersi e per migliorare l'aria che si respira tra le mura domestiche

Attenzione a quel che respiriamo, anche tra le mura di casa. Fumo, detergenti e perfino deodoranti per l'ambiente sono fonti di sostanze inquinanti per gli spazi domestici che, se non arieggiati a sufficienza, possono trasformarsi in una "trappola" per la salute dei nostri polmoni. Per questo l'Istituto superiore di Sanità (Iss) ha istituito un gruppo di studio dedicato alla qualità dell'aria "indoor" e ha diffuso un vademecum con poche e semplici regole che ognuno può seguire per ridurre l'inquinamento domestico.

 

I principali inquinanti domestici - L'Iss definisce inquinamento "indoor" una forma di alterazione ambientale che riguarda i luoghi chiusi. È prodotto sia da comportamenti o fattori inconsapevoli, come la scorretta abitudine di non areare gli ambienti quando si cucina o si utilizzano deodoranti o prodotti per la pulizia domestica, ma anche da materiali di costruzione o mobili da arredo che possono contenere e quindi sprigionare sostanze inquinanti. Tra le principali sostanze chimiche e biologiche che degradano la qualità dell'aria dentro casa l'Iss individua composti organici volatili come l'acetone e la naftalina, alcuni acidi (come la candeggina o l'acido muriatico), le basi (alcuni esempi sono l'ammoniaca e la soda), ma anche polveri, prodotti derivanti da combustioni, umidità, muffe e acari.

 

Il profumo non è indicatore di pulizia - Il primo consiglio contenuto nell'opuscolo dell'Iss è un invito a tener presente che il pulito non ha odore: non bisogna eccedere con l'uso dei prodotti per la pulizia né con deodoranti e diffusori di profumi, incensi e candele profumate. Anzi, per le pulizie quotidiane è meglio utilizzare aceto e bicarbonato di sodio, mentre prodotti più aggressivi come la candeggine andrebbero usati solo se strettamente necessario. È poi bene leggere attentamente le etichette dei vari detergenti e non miscelare mai i prodotti per la pulizia, soprattutto candeggina e ammoniaca con sostanze acide come gli anticalcari.

 

Arieggiare casa. No al fumo - Cambiare frequentemente l'aria di casa è una buona abitudine, magari cercando di aprire le finestre più distanti da strade trafficate. Buona prassi anche non riporre immediatamente negli armadi gli abiti ritirati dalla lavanderia, ma far prendere loro aria. E poi ancora lavare regolarmente tappezzerie e tende, fare attenzione all'utilizzo di stufe e caminetti a legna, o biomasse, evitare elevati valori di temperatura e umidità dell'aria, pulire regolarmente i filtri dei condizionatori. Fumare in casa invece andrebbe assolutamente evitato: gli inquinanti chimici rilasciati dal fumo rimangono su pareti e arredi per molto tempo.

 

Animali domestici e insetticidi - Chi vive insieme ad amici quattro zampe ha un carico di pulizia in più: dovrebbe passare regolarmente sui pavimenti l'aspirapolvere e uno straccio umido, rimuovere gli allergeni contenuti nelle polveri, su arredi e biancheria, cambiare con maggior frequenza l'aria negli ambienti. In caso di "presenze" spiacevoli in casa occorre invece limitarsi nell'uso degli insetticidi: le etichette di questi prodotti vanno lette con molta attenzione e non si dovrebbe permanere negli ambienti subito dopo averli utilizzati.

L'opuscolo completo dell'Iss è disponibile online.

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