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Caso Omerovic, 4 degli 8 agenti intervenuti potrebbero finire indagati

Lazio

Intanto si è svolto oggi un vertice in Procura cui hanno partecipato il procuratore Francesco Lo Voi, l'aggiunto Michele Prestipino e il sostituto Stefano Luciani, quest'ultimo titolare del procedimento in cui si ipotizza il tentato omicidio

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Sarebbero quattro, tre agenti e una funzionaria, le persone coinvolte nel caso di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra di casa durante una perquisizione, che potrebbero finire indagate. In base a quanto si apprende sarebbero otto le posizioni al vaglio degli inquirenti, di cui quattro - relative a tre agenti e una funzionaria - riguardano le persone che lo scorso 25 luglio sono entrate nell'appartamento di via Gerolamo Aleandri, nel quartiere Primavalle, dove il 36enne viveva con la famiglia. I quattro saranno i primi ad essere ascoltati e non è escluso che l'atto istruttorio per loro possa avvenire nella veste di indagati. 

Alcuni agenti ascoltati come testimoni 

Oltre ai vicini di casa, anche alcuni appartenenti alla polizia sono stati ascoltati, come persone informate sui fatti, dagli inquirenti. In base a quanto si apprende non si tratta dei quattro agenti entrati nell'appartamento di via Gerolamo Aleandri che non sono stati ancora convocati. 

L'inchiesta sul caso Omerovic

L'attività istruttoria punta a chiarire il motivo per il quale quella mattina si è proceduto ad una perquisizione, un sopralluogo, senza un mandato dell'autorità giudiziaria. Una attività che può essere svolta e giustificata sostanzialmente solo quando si è in cerca di armi o droga ma al momento nelle carte dell'indagine non emergerebbe questo. La decisione di recarsi in via Gerolamo Aleandri sarebbe, invece, legata ad alcune segnalazioni fatte da cittadini in commissariato e relative a presunte molestie ai danni di alcune donne. Il 24 luglio, inoltre, su alcuni profili Facebook erano comparsi post minacciosi all'indirizzo del 36enne.

I magistrati di piazzale Clodio al momento procedono per il reato di tentato omicidio ma non è escluso che nei prossimi giorni possano essere contestate altre fattispecie, tra cui il falso, alla luce dell'analisi della relazione di servizio che è stata acquisita. In base alle verifiche effettuate nella zona di via Gerolamo Aleandri non ci sarebbero immagini degli impianti di videosorveglianza utili alle indagini. Un dato certo sono le tracce di sangue, forse dovute ad una colluttazione violenta, avvenuta all'interno dell'appartamento. Materiale su cui gli inquirenti potrebbero disporre anche una perizia. Tracce ematiche evidenti sono state trovate su alcune lenzuola, sulla porta della stanza in cui, a detta anche dalla sorella, l'uomo si era chiuso forse per paura.

Vertice in procura

Intanto si è svolto oggi un vertice in Procura cui hanno partecipato il procuratore Francesco Lo Voi, l'aggiunto Michele Prestipino, il sostituto Stefano Luciani, quest'ultimo titolare del procedimento in cui si ipotizza il tentato omicidio. A piazzale Clodio anche il capo della Squadra Mobile, Francesco Rattà, a cui sono stati delegati gli accertamenti. Un incontro, con molta probabilità, durante il quale si è fatto il punto dell'attività istruttoria.

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