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Incendio a Roma, Arpa Lazio: valori delle diossine in netto calo

Lazio

Il dato del secondo campione relativo al 10 luglio, quando il rogo era già stato spento, è significativamente inferiore al primo e passa da 10.6 pg/m3 passa allo 0.5

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I valori delle diossine nettamente in calo rispetto alla prima rilevazione delle centraline ma lievemente oltre i limiti. È quanto hanno certificato i rilievi dell'Arpa Lazio nella zona dell'incendio divampato sabato a Roma che ha interessato anche un'area occupata dagli autodemolitori. Il valore del secondo campione relativo al 10 luglio, quando l'incendio era stato spento, è significativamente inferiore al primo valore e di poco superiore al valore di riferimento: da 10.6 pg/m3 passa allo 0.5.

I dati sulle diossine

I dati rilevati da una delle stazioni fisse di monitoraggio, quella di Cinecittà che si trova a circa 600 metri a sud dall'area interessata dall'incendio, ha rilevato concentrazioni di PM10 del 9 e del 10 luglio state rispettivamente pari a 26 µg/m3 e 29 µg/m3, valori tra i più alti registrati nel Comune di Roma. Il dato di PM10 dell'11 luglio (17 µg/m3) è in linea con quelli misurati in città. Per quanto riguarda i PCB, ovvero anche le diossine, Arpa Lazio sottolinea che non esistono limiti normativi o valori di riferimento: in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (EcoX Pomezia 2017, TMB Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, LOAS Aprilia 2020) i valori di PCB misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3.

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Dati acquisiti per le indagini sugli incendi a Roma

I dati verranno acquisiti dalla Procura di Roma nell'ambito dell'indagine avviata sugli incendi nella Capitale nelle scorse settimane e in particolare quello di sabato che ha interessato l'area Est. Al vaglio degli inquirenti anche ipotesi di reati ambientali. In questo ambito coinvolta nelle indagini la Forestale che effettuerà una serie di verifiche anche sui terreni interessati dai roghi.

L'area dove si è sviluppato l'incendio in passato era stata occupata dal campo nomadi di Casilino 900, successivamente chiuso. Comitati di quartiere a più riprese hanno denunciato che sotto l'area sono interrati rifiuti pericolosi compreso eternit. Gli accertamenti della Procura puntano anche a verificare la presenza di rifiuti tossici e letali per la salute.

Municipio: “Lavaggio e pulizia strade”

"Questa mattina abbiamo svolto un nuovo sopralluogo alla presenza dell'assessore Sabrina Alfonsi, del presidente del V Municipio, Mauro Caliste, di AMA e dei direttori dei Dipartimenti Ambiente e Rifiuti: nelle prossime ore saranno eseguite pulizia e lavaggio strade anche oltre l'area indicata nell'ordinanza e in tutti i quartieri più a ridosso dell'area dell'incendio", ha detto il presidente del VII Municipio, Francesco Laddaga. Inoltre da stamattina squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile (con l'ausilio di un mezzo pesante di movimento terra del SIMU) "sono al lavoro nell'area tra via Fadda e via Lizzani, per "soffocare" piccoli focolai che si sono rigenerati nella notte, la sorveglianza andrà avanti fino al definitivo spegnimento, che comunque richiederà ancora diverse ore". Monitorate anche le alberature su viale Togliatti "che non manifestano criticità".

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