"Occorre continuare così, i risultati stanno premiando le scelte fatte: numero alto dei tamponi, rigore nei comportamenti e unità mobili nella gestione dei focolai", spiega l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato
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In Lazio su quasi 23 mila tamponi si registrano 1.993 casi positivi, 19 i decessi. Record di guariti con 1.524. Il rapporto tra i positivi e i tamponi a 8%. La valutazione del rischio scende da alta a moderata. Nicola Zingaretti ieri ha tracciato un bilancio della situazione: "La curva cala se ci sono regole e si rispettano. I dati ci dicono che abbiamo fatto bene a essere rigorosi". Ma questo non è un "un tana libera tutti, la battaglia è aperta e ne siamo coscienti". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE DEL CONTAGIO)
16:03 - Federfarma, oltre 15mila tamponi in farmacie Lazio
"In 10 giorni sono stati effettuati più di 15mila tamponi rapidi nelle farmacie del Lazio, soltanto nella giornata ieri 3.500". A dirlo Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma. "Al momento sono 209 le farmacie nel Lazio che stanno effettuando i tamponi rapidi, ma il numero aumenta di giorno in giorno - aggiunge - alcune si sono attrezzate con gazebo esterni".
15:58 - In Lazio 1.993 nuovi contagi
Nel Lazio su quasi 23 mila tamponi (-5.383) si registrano 1.993 casi positivi (-77), 19 i decessi (-6). Record di guariti con 1.524. Il rapporto tra i positivi e i tamponi a 8%. Dopo 26 giorni la regione è sotto i 2 mila casi. "Occorre continuare così, i risultati stanno premiando le scelte fatte: numero alto dei tamponi, rigore nei comportamenti e unità mobili nella gestione dei focolai", spiega l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato. Nelle farmacie è stata raggiunta quota 15 mila test rapidi antigenici . Da martedì sarà operativo il quarto drive della Tuscia ad Acquapendente: Il servizio sarà erogato presso il palazzetto dello sport messo a disposizione dall'amministrazione comunale e la prenotazione obbligatoria dell'esame sarà possibile a partire da domani sulla piattaforma online su salutelazio.it.
13:27 - Sindaco Latina ricoverato: "Tornerò presto a casa"
Al sindaco di Latina, Damiano Coletta è stata riscontrata una polmonite in fase iniziale e si è deciso per un ricovero prudenziale al presso l'ospedale Santa Maria Goretti. Il primo cittadino era in isolamento domiciliare da martedì dopo essere risultato positivo al Covid-19 in seguito a un tampone rapido, diagnosi poi confermata anche dal successivo tampone molecolare. "Oggi mi sono sottoposto a tac polmonare - spiega lo stesso Sindaco Coletta - ed è stata evidenziata una polmonite in fase iniziale. Quindi, su indicazione dei sanitari del Goretti e dopo un consulto con la Dott.ssa Miriam Lichtner, Responsabile del reparto di Malattie Infettive, si è deciso per un ricovero prudenziale per consentire di effettuare una terapia antivirale che può essere somministrata solo in ambiente ospedaliero. In questi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi di auguri e a coloro che mi hanno manifestato vicinanza va il mio più sentito ringraziamento. Colgo l'occasione per rassicurare tutti: tornerò presto a casa".
8:17 – Zingaretti: “Nel Lazio curva in calo grazie a rigore”
Il rispetto delle regole e il rigore ha premiato il Lazio nell'andamento della curva epidemiologica che finalmente torna a scendere, con l'Rt che resta stabile a 0,8. Il quadro fotografa una Regione in cui aumentano i tamponi e calano i casi, i decessi e i ricoveri: su oltre 28 mila tamponi (+4.197) si registrano 2.070 casi positivi (-206). I decessi sono 25 (-44) e 717 i guariti. Il rapporto tra i positivi e i tamponi scende a 7%. La valutazione del rischio scende da alta a moderata. Nicola Zingaretti traccia un bilancio della situazione: "La curva cala se ci sono regole e si rispettano. I dati ci dicono che abbiamo fatto bene a essere rigorosi". Ma questo non è un "un tana libera tutti, la battaglia è aperta e ne siamo coscienti". Soprattutto adesso, con l'avvicinarsi delle Festività natalizie che, ammonisce il governatore, non devono essere occasione di assembramenti: "Attenzione alle file, ai luoghi frequentati di massa. Questa fase non è finita, dobbiamo continuare a combattere perché è utile farlo. La curva scende, e non è un caso". L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, in particolare, è tornato a strigliare il Campidoglio per l'ok all'apertura ieri di un nuovo centro commerciale sulla Laurentina a Roma: "Creare assembramenti è mettere benzina al motore del virus, e noi vogliamo toglierla. E' stato un errore molto grave". Quanto alla strategia messa in campo nel Lazio, contro il Covid, Zingaretti ha ricordato la campagna di massa dei tamponi. "Poi con le ordinanze d'accordo con il governo, ma a volte precedendolo, che hanno dato anche l'idea che occorreva combattere contro un virus presente. In tutto il mondo i focolai sono nelle metropoli. Siamo riusciti a evitare la chiusura del mondo del commercio restando in zona gialla, e abbiamo garantito ai bambini di non perdere ora di lezione. E' un risultato della comunità. Ora non dobbiamo fermarci. La curva cala ma il numero delle vittime è ancora alto, così come i positivi e l'occupazione dei posti letto". Alla luce dei risultati Zingaretti ribadisce di essere "contento di aver detto no agli stadi o agli eventi sportivi di massa" Ma si guarda anche avanti, con un piano di rilancio della sanità laziale, "cento milioni, di cui 53 per il rinnovo delle tecnologie: si tratta del più grande investimento nelle tecnologie mai realizzato nel Lazio", spiega Zingaretti. "Ci stiamo attrezzando - prosegue - per il vaccino Covid con l'acquisto dei frigoriferi. E poi l'investimento per le liste d'attesa, perché lo tsunami del Covid ha influenzato quell'aspetto (di ieri l'approvazione di una delibera da 46 milioni di euro per recuperare i ritardi delle liste d'attesa, ndr). Questo ci permetterà di allungare gli orari nei weekend per aggredire queste lunghe liste d'attesa. E poi la scelta di mettere 53 milioni sul rinnovo delle tecnologie. E' un tassello di quella sanità digitale che non dovrà fare passi indietro dopo la vicenda Covid, perché il Covid ci indica un modo di prendere in cura le persone. E' un modo di costruire alla sanità del futuro". Inoltre "vista l'enormità della massa di persone in isolamento" penso che l'opuscolo sui comportamenti sia utile. L'assessore alla Sanità Alessio D'Amato ha sottolineato che "abbiamo 250 Usca, il doppio di quante previste dalla norma nazionale, e anche per questo siamo in zona gialla. Il primo elemento dell'assistenza domiciliare però sono i medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, un esercito di 4.500 medici che debbono recarsi a domicilio". Il Tar del Lazio ha dato però ragione ai medici che si opponevano alle visite domiciliari: "Difenderemo questo modello - ha risposto D'Amato - anche in Consiglio di Stato".