Pastiera napoletana, la ricetta originale

Ricette

Classico della tradizione partenopea, è un dolce tipico delle feste pasquali, le cui radici affondano nel mito. Secondo la leggenda sarebbe infatti stata creata dalla sirena Partenope

La pastiera napoletana è un grande classico della tradizione culinaria partenopea. Sulle sue origini di questo dolce, tipico delle festività pasquali, si è a lungo dibattuto. È molto probabile sia nata - come la maggior parte dei dolci partenopei - all'interno dei conventi. Ma non mancano altre versioni e ipotesi. La più famosa e diffusa la vorrebbe addirittura preparata dalla sirena Partenope. Tra mito e tradizione, ecco la storia e la ricetta originale della pastiera napoletana.

Pastiera napoletana: gli ingredienti

Per preparare una pastiera napoletana per quattro o cinque persone occorrono 200 grammi di farina, 100 grammi di burro, 80 grammi di zucchero, un uovo intero e la scorza d'arancia per la pasta frolla; 200 grammi di ricotta di mucca, 100 ml di latte, 125 grammi di zucchero, 150 grammi di grano precotto, un uovo e un tuorlo, 80 grammi di canditi, un cucchiaino di acqua di fiori d'arancio, scorze di arance e limone e un pizzico di sale per quanto riguarda, invece, la realizzazione del ripieno.

Pastiera napoletana: il procedimento

Per prima cosa bisogna cuocere il grano con il latte, scorza d'arancia e un cucchiaio di zucchero mescolando continuamente fino al completo assorbimento del latte. Intanto in un'altra ciotola bisogna realizzare un composto lavorando la ricotta e lo zucchero. A questo punto vanno aggiunti l'uovo, il tuorlo, le scorze di arancia e limone e un pizzico di sale. Quindi si procede mescolando e unendo al composto i canditi e l'acqua di fiori d'arancio. Il composto così ottenuto va, infine, mescolato con il grano freddo per il tempo necessario ad ottenere una crema omogenea che va poi lasciata riposare in frigo.

Nel frattempo ci si può dedicare alla preparazione della pasta frolla, lavorando burro e zucchero e unendo successivamente uovo, scorza d'arancio e, in un secondo momento, la farina. Una volta ottenuto un panetto compatto, quest'ultimo va riposto in frigo avvolto in una pellicola. La pasta frolla fredda va quindi stesa per circa due terzi in una tortiera antiaderente. All'interno della tortiera con la frolla va versato il ripieno. Dalla pasta frolla rimanente, invece, vanno ricavate le strisce da posizionare sulla superficie del dolce. La pastiera, infine, va cotta in forno ad una temperatura di 180 gradi per circa un'ora e mezza e servita dopo averla fatta riposare per 12 ore.

Pastiera napoletana: tra tradizione e mitologia

La pastiera, secondo la leggenda, sarebbe una gustosa invenzione della sirena Partenope. Per ringraziarla e celebrare il suo dolce canto, infatti, i napoletani erano soliti portare sette doni della natura: farina, ricotta, uova, grano, fiori d'arancio, spezie e zucchero. Questi ingredienti furono così mescolati dalla sirena, dando origine al dolce che conosciamo. Questo mito, nato dalla fantasia partenopea, troverebbe però riscontro nel culto dell'antica divinità romana Cerere (Demetra per gli antichi Greci), alla quale le sue ancelle erano solite portare in processione l'uovo, simbolo della rinascita, cui sarebbero poi stati affiancati grano e ricotta. Altra leggenda - più realistica - vorrebbe la pastiera nata casualmente per opera di alcuni pescatori che, rimasti in balia del mare a causa di una tempesta improvvisa, riuscirono a sopravvivere mangiando della pasta avanzata, fatta con uova, ricotta, aromi e grano. Per trovare però le prime testimonianze del dolce che conosciamo oggi, bisogna andare sino al XVI secolo, quando il lavoro infaticabile dei conventi permise di perfezionare la ricetta. 

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