Referendum giustizia, votare sì o no? Gli esperti e il quesito 5: candidatura al Csm

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Diletta Giuffrida

"Volete abrogare l'obbligo per un magistrato di raccogliere tra 25 e 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura?". L'ultimo dei 5 quesiti del referendum in materia di giustizia su cui sono chiamati a esprimersi i cittadini il prossimo 12 giugno riguarda il sistema elettorale del Csm. LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI: VIDEO

Domenica 12 giugno gli italiani sono chiamati a esprimersi sui 5 quesiti dei referendum in materia di giustizia. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23.  Si tratta di referendum abrogativi, si chiede dunque agli elettori se vogliono o no abolire una legge o un atto avente valore di legge. Perché la consultazione sia valida è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. I quesiti referendari ammessi dalla Corte Costituzionale sono cinque. 

Legge elettorale per il Csm

Il quinto e ultimo quesito del referendum riguarda la legge elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura e chiede agli aventi diritto al voto di eliminare l'obbligo di raccogliere tra 25 e 50 firme per i magistrati che vogliono candidarsi al Csm. Se vincessero i sì ogni magistrato che volesse candidarsi al Consiglio Superiore della Magistratura non avrebbe più l’obbligo di raccogliere le firme di colleghi che lo sostengono. Questa norma, nelle intenzioni dei promotori del referendum, dovrebbe servire a ridurre il peso delle correnti all’interno del Csm.

 

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