
Così il ministro dei Trasporti alla kermesse della Lega ad Ancona: "Bisogna lavorare per evitare danni all'economia italiana, parlando direttamente con Trump e con gli Stati Uniti, non tramite Macron o la von der Leyen". Il ministro dell'Economia: "Su regole Ue Berlino vuol fare quel che gli pare"
"Bisogna lavorare per evitare danni all'economia italiana, parlando direttamente con Trump e con gli Stati Uniti, non tramite Macron o la von der Leyen. Abbiamo capito che Trump usa la minaccia di Dazi per arrivare a accordi economici e commerciali, ha fatto così con altri. Dobbiamo lavorarci direttamente. Anche noi. Ricordo che ad oggi Trump i dazi li minaccia. L'unico mega dazio che ha messo in ginocchio interi settori produttivi in Italia e in Europa li ha messi Bruxelles". Così il segretario della Lega e ministro dei Trasporti Matteo Salvini alla kermesse del Carroccio in corso ad Ancona.
"Come Ministero dei Trasporti stiamo investendo miliardi e miliardi per recuperare anni di ritardo e quindi conto che sarà un 2025 positivo. Se poi arriverà la pace, per cui stiamo lavorando giorno e notte, e spero che tutti stiano lavorando per la pace, perché mentre Trump, Putin e Zelensky parlano di tregua, di disarmo, di pace qualcuno a Bruxelles parla di 800 miliardi di debito per comprare armi, ecco è un controsenso. Se arriva anche la pace innanzitutto sarà una buona notizia per tanti ragazzi in Ucraina e in Russia", ha aggiunto.
Giorgetti: "Su regole Ue Berlino vuol fare quel che gli pare. Singolare piano di riarmo Ue"
Anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto. Riferendosi al piano di Berlino per spendere per la difesa in deroga ai vincoli di bilancio, ha sottolineato: "Ora i tedeschi hanno deciso che (sulle regole di bilancio europee, ndr) fanno quel cavolo che gli pare. Siccome non gli va bene a loro adesso, fanno il contrario naturalmente senza aver negoziato nulla". Poi ha parlato del piano di riarmo Ue: "Che improvvisamente si scopra che si devono spendere valangate di miliardi facendo debiti per la difesa è singolare, visto che guerra ucraina c'è da tre anni". Nel suo intervento alla kermesse leghista Giorgetti non ha risparmiato una frecciata sull'opportunità del riarmo di un Paese come la Germania: "Hanno detto che la Germania deve riarmarsi. Naturalmente questo a qualcuno dovrebbe in qualche modo....", ha osservato sarcasticamente, fra gli applausi del pubblico. Il ministro dell'Economia si è poi soffermato sulla guerra dei dazi con gli Usa. "Il dazio è un altro argomento che adesso sembra una bestemmia", ma Trump "vuole mettere i dazi perché pensa di difendere i giusti diritti delle imprese americane. Io dico che è un'occasione buona per difendere i giusti diritti delle imprese italiane", ha specificato. Riguardo ai dissidi con la presidente del Consiglio, ha aggiunto: "Avrei litigato con Meloni sulle spese per difesa. Naturalmente son tutte balle ma fa niente. Se i giornalisti decidono che è così è inutile che smentisci".
Giorgetti: "Mantenere 'diversità bancaria' per credito a imprese"
Giorgetti ha poi parlato del sistema bancario, spiegando che occorre nella regolamentazione che "continui a sopravvivere quella che qualcuno ha chiamato la diversità bancaria: ci siano grandi banche, piccole banche, banche aperte al territorio, banchette, grandi banche attente alle piccole e medie imprese". Il ministro si è soffermato sulla questione del "credito ai piccoli medi imprenditori", contestando un trend per il quale "il sistema bancario deve essere fatto soltanto da grandi banche". "Fanno grandissimi profitti - ha sottolineato Giorgetti -, però forse si dimenticano di fare per quello per cui sono nate e cioè concedere credito alle imprese, soprattutto le piccole. Quindi. ha aggiunto, "devo prendere una decisione, fare in modo che continui a sopravvivere quella che qualcuno ha chiamato l'avvio di diversità bancaria. Giorgetti ha anche parlato di un altro "problema grosso" per la competitività globale: "il difetto di competitività delle nostre imprese - ha sottolineato - si misura anche il fatto che noi siamo iper-regolati mentre da qualche altra parte del mondo di regolamentazione non ce n'è di nessun tipo. Non è possibile che tutti possono competere non ad armi pari nello stesso mercato, in questa situazione che in Europa, raggiunge dei limiti incredibili che talvolta, diciamo così, anche secondo me al limite del ridicolo".
"Grandi banche fanno profitti dimenticando Pmi"
Sempre sulle banche, Giorgetti ha aggiunto: "Parliamo del credito ai piccoli e medi imprenditori, non può uno che fa politica nella Lega non considerare che tutto quello che è venuto avanti, in base a delle regole scritte nelle tavole della legge, e cioè che il sistema bancario deve essere fatto soltanto da grandi banche, che queste grandi banche fanno grandissimi profitti, però forse si dimenticano di fare quello per cui sono nate e cioè fare credito alle imprese e soprattutto alle piccole e medie imprese. E quindi se io devo prendere una decisione devo fare in qualche modo che continui a sopravvivere quella che qualcuno ha chiamato la biodiversità bancaria".