Crosetto aumenta fondi per armi in Italia, Crosetto: "Non pronti ad attacco"

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Il ministro della Difesa ha risposto in merito alla capacità dell’Italia di difendersi in caso di attacco. Abbiamo "costruito una difesa, una delle migliori al mondo per le operazioni di pace a livello internazionale, ma ci eravamo dimenticati che qualcuno poteva attaccarci", ha spiegato

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"Abbiamo avuto un leggero aumento dei soldi per gli investimenti sulle armi”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto durante la trasmissione di Bruno Vespa Cinque minuti in merito alla capacità dell’Italia di difendersi in caso di un attacco come quello della Russia all'Ucraina o dai missili dell'Iran su Israele. “Ci siamo resi conto - ha spiegato il ministro - che non eravamo preparati ad affrontare una guerra sul nostro territorio o un attacco perché negli ultimi anni avevamo costruito una difesa, una delle migliori al mondo per le operazioni di pace a livello internazionale, ma ci eravamo dimenticati che qualcuno poteva attaccarci".

Forze armate “custodi instancabili di pace e libertà”

Nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate il ministro della Difesa ha colto l’occasione per “riflettere sul legame profondo che esiste tra il popolo italiano e le sue Forze armate, custodi instancabili di pace e libertà. Questi valori, pilastri della nostra democrazia, non devono mai essere dati per scontati". Crosetto si è poi rivolto direttamente alle Forze armate: "Il vostro servizio non si limita alla difesa dei confini, ma si estende ben oltre: dal Mar Mediterraneo alla regione Indo-Pacifica, dalla Lettonia alla Somalia, il vostro impegno verso la pace resta saldo, affinché le ferite tra popoli possano rimarginarsi. Grazie al vostro operato, contribuite a costruire un mondo piu' giusto e sicuro, ogni giorno, senza sosta”. Poi "un pensiero commosso ai caduti, che hanno sacrificato la loro vita per la Patria, e alle loro famiglie, che ne conservano il prezioso ricordo”.

"Nostri militari in scenari guerra per difendere la pace"

Durante la cerimonia del 4 novembre a Venezia il ministro Crosetto ha parlato dei "nostri militari" che "in questo momento, mentre noi rendiamo onore alle nostre forze armate, sono in Libano, sono in Kosovo, in teatri difficili, sono lì a rappresentare l'Italia per fare un'unica cosa: difendere con ostinazione la pace". E ha aggiunto: "Combattere in ogni modo e non arrendersi alla guerra: questo fanno le nostre forze armate, difendono le democrazie, difendono i Paesi, cercano di costruire sicurezza, che non si può costruire solo a livello nazionale".

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