Ddl Nordio, la Camera approva soppressione dell'abuso di ufficio. Anm: "Così vuoto tutele"

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Martedì prossimo il voto definitivo su tutto il provvedimento. Santalucia, presidente Anm: "Era meglio non toccare nulla"

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Si va verso l'addio all’abuso di ufficio. L'Aula di Montecitorio ha approvato con 170 voti a favore e 77 contrari l'articolo 1 del disegno di legge promosso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che di fatto abroga l'articolo 323 del codice penale, quello cioè che prevede appunto il delitto di abuso d'ufficio. La Camera sta procedendo con il giudizio sugli articoli successivi mentre il voto finale su tutto il provvedimento è atteso per martedì. Si tratta di una riforma che ha fortemente connotato fin da subito l’operato del governo Meloni sul tema della Giustizia.

Santalucia: "Con stop abuso ufficio c'è vuoto tutele"

Immediata a forte la reazione del presidente dell’Associazione nazionale magistrati. "La cosa che colpisce – ha detto il presidente Giuseppe Santalucia a margine di un convegno sul Pnrr in corso a Roma – è che si abroga il reato di abuso d'ufficio e se ne introduce un altro, con decreto legge, che è il vecchio peculato per distrazione. Segno tangibile di una scelta infelice. Si corre ai ripari con un provvedimento normativo d'urgenza per introdurre una pezza per colmare quei vuoti di tutela che saranno creati dall'imminente abrogazione dell'abuso". Per Santalucia è evidente che "hanno maturato anche loro una consapevolezza che il sistema non regge - ha aggiunto -. Non si può abrogare quella norma, ci sono obblighi convenzionale che pensano di poter adempiere con una fattispecie abrogata negli anni 90. Era meglio non toccare nulla".

Abuso d'ufficio

Secondo l'articolo 323 del codice penale, si intende - oppure ormai si intendeva - abuso d'ufficio il reato per cui un qualsiasi pubblico ufficiale, durante lo svolgimento dei suoi compiti, "abusa" del suo potere per ottenere un vantaggio personale, ad esempio un vantaggio economico, o per danneggiare ingiustamente un'altra persona.

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