Il vicepremier e ministro degli Esteri ha ribadito che al momento i temi principali del G7 rimangono i fronti caldi, ovvero l'Ucraina e la situazione in Medio Oriente. Sulla maggioranza europea "ci vorrebbe una maggioranza popolari, liberali e consevatori"
"Mi autoescludo dal toto-nomine. Credo che possa essere più utile al servizio del nostro Paese". Così ha commentato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo a Start su Sky Tg24. Aggiungendo che Roberta Metsola “ha tutte le carte in regola per essere nuovamente eletta presidente del Parlamento europeo”, in quanto "ha grandi doti, è giovane, parla perfettamente italiano, viene da un Paese mediterraneo. In riferimento a una domanda sull’aborto nelle conclusioni del G7 il vicepremier invece ha ribadito che "stanno discutendo le diverse delegazioni, è prematuro fare analisi e inutile fare previsioni ora. Si vedrà alla fine quale sarà l'accordo" anche se “al momento il tema principale del G7 è l'Ucraina e la situazione in Medio Oriente".
“Ci vorrebbe una maggioranza popolari, liberali e conservatori”
"Per come la vedo io - ha aggiunto Tajani - ci vorrebbe una maggioranza popolari, liberali e conservatori. Non penso a Le Pen che ha posizioni molto distanti dal Ppe. Penso a una maggioranza ipotetica dove magari ci può essere la Lega che è un'altra cosa rispetto a Le Pen". In veste di leader dei popolari europei si dice quindi "favorevole a una maggioranza con i liberali di Renew e i conservatori europei (Ecr)”, confermando che i contatti tra esponenti del partito sono già iniziati in vista della formazione della prossima maggioranza all'Europarlamento. "Ho già avuto contatti con i leader dei partiti della mia famiglia politica e continueremo a lavorare la prossima settimana" dopo il vertice per la Pace in Svizzera, ha aggiunto Tajani. “Oggi è troppo prematuro prevedere che maggioranza sarà formata”. Anche perché "comincia ora il dialogo per trovare soluzioni e per una maggioranza duratura bisognerà aspettare almeno una settimana”. Tajani ha anche aggiunto che "si lavora per vedere quali sono le maggioranze che si possono creare per dare stabilità alle istituzioni europee".
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Commenti su rissa alla Camera
"Non ho parole". Così Tajani commenta i fatti accaduti alla Camera. "Nessun deputato di Forza Italia è stato coinvolto, questo ci tengo a sottolinearlo", ha aggiunto Tajani, parlando di una "rissa provocata certamente da un atteggiamento nei confronti di un ministro della Repubblica che si poteva pure evitare". Aggiungendo che "l'emiciclo non è un ring, se vogliamo non perdere altri elettori dobbiamo dare esempi molti diversi, non sono i pugni che risolvono i problemi politici o fanno prevalere un'idea su un'altra, non sono le smargiassate, non sono le grida, sono le idee. Le idee devono essere ben spiegate per convincere gli elettori, queste sono le battaglie per le quali noi intendiamo lavorare, spiegare che modello di Italia abbiamo, che modello di Europa". Commenti anche sul tricolore. "Certamente senza dare pugni a nessuno senza voler utilizzare la bandiera. La bandiera è di tutti, non è di uno, né dell'altro penso per esempio all'uso della bandiera che fa Eric Sinner che è anche della minoranza di lingua tedesca e canta l'inno nazionale e si mette il tricolore".