"Quello che è successo riguarda la questione femminile: De Luca non ha mai usato quella parola con nessun altro, il messaggio è che le donne si possono insultare perché sono deboli. No, non siamo deboli. I bulli sono deboli, bravi a fare i gradassi dietro le spalle, ma quando li affronti non lo fanno più", ha detto la premier
"In quello che è accaduto c'è anche una questione femminile: De Luca è un signore che non la manda a dire a nessuno. Non l'ho mai sentito usare una parola del genere con nessun altro. Qual è il messaggio? Che le donne si possono insultare perché sono deboli? Eh no, non siamo deboli. Sa chi è debole? I bulli sono deboli, perché, come si è ben visto ieri, sono bravi a fare i gradassi dietro le spalle, ma quando li affronti non li fanno più i gradassi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo a Corriere.it su quanto ha detto al governatore della Campania. "E' finito il tempo in cui le donne devono subire. Mi aspetto di sentire prima o poi anche una parola dalle femministe", ha osservato la premier.
Schlein: “Quella ripicca è stata inutile”
Durante l'intervista la premier invia un appello al coraggio rivolto all'unica rivale che riconosce, la leader del Pd, Elly Schlein e afferma: "Io sono stata insultata, e mi sono difesa. A sinistra allora nessuno mi difese, ora si stracciano le vesti. Dovrebbero vergognarsi. Persone con due pesi e due misure, che non credono in ciò che dicono, che pensano di avere più diritti degli altri". E se "molti mi hanno scritto, anche di sinistra, dicendomi che avevo ragione", chi l’ha delusa è la leader del Pd: "Mi dispiace che abbia perso un'altra occasione per dimostrare che può essere il cambiamento promesso. Le avevo chiesto pubblicamente di dire qualcosa e non ha avuto il coraggio di farlo, ieri invece ha commentato". Ma "continuo a tifare perché tiri fuori il coraggio che la gente si aspetta da lei come leader e come donna", dice la premier. Dopo le esternazioni di Meloni, la segretaria del Pd ha risposto da Cagliari: “Meloni si rivolge a me dicendo 'è finito il tempo in cui le donne devono subire'. Come non essere d'accordo. Peccato che le donne subiscano ogni giorno le scelte del suo governo e della sua maggioranza. Dagli anti-abortisti nei consultori ai tagli al welfare, le donne non se ne fanno nulla delle sue ripicche personali".