Mattarella in Bulgaria: "La storia ci chiede un Unione europea che respinga aggressioni"

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Lo ha detto il presidente della Repubblica parlando a Sofia durante la sua visita in Bulgaria. Si è discusso anche di Medio Oriente: "Abbiamo parlato del rischio che il conflitto si allarghi: rischio che è drammmaticamente presente. E abbiamo parlato dell'unica soluzione possibile che è quella dei due stati e due popoli"

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"Il momento storico che attraversiamo richiede che le istituzioni Europee assumano responsabilità e si dotino degli strumenti necessari per consentire all'Unione di continuare a rappresentare una realtà di stabilità e progresso, in grado di influenzare positivamente il contesto internazionale e di contrapporsi con efficacia a ogni tentazione autocratica e illiberale che fosse presente nel continente e alle politiche di aggressione contro altri Stati". Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella nel brindisi della cena di Stato durante la sua visita in Bulgaria. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica ha avuto un colloquio  con il presidente bulgaro Rumen Radev affrontando anche il tema dei migranti e della guerra in Medio Oriente. 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visita il Museo di Storia Nazionale a Sofia, Bulgaria - ©Ansa

Il conflitto in Medio Oriente

"Abbiamo parlato della drammatica crisi umanitaria a Gaza, del rischio che il conflitto si allarghi: rischio che è drammmaticamente presente. E abbiamo parlato dell'unica soluzione possibile che è quella dei 'due stati e due popoli'. Bisogna trovare una strada per definire una condizione stabile di pace", ha detto Mattarella al termine del colloquio. 

Superata l'intesa di Dublino

"La nuova intesa europea su asilo e immigrazione supera Dublino e apre la porta di una collaborazione maggiore tra i Paesi europei" per affrontare "un fenomeno crescente che può essere governato con ordine e non in maniera scomposta come avviene oggi", ha aggiunto il Capo dello Stato. "Abbiamo condiviso la soddisfazione per la nuova intesa intervenuta nell'Unione e approvata definitivamente dal Parlamento europeo poche settimane addietro per quanto riguarda l'asilo e la migrazione. È un'intesa che supera quella ormai datata e del tutto inattuale di Dublino di tanto tempo addietro ed apre la porta ad una collaborazione più intensa nell'Unione per governare un fenomeno crescente, che richiede di essere affrontato dall'Unione in quanto tale", ha aggiunto il Presidente della Repubblica.

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Il fenomeno migranti va governato con ordine

"Bulgaria e Italia -ha ricordato il Capo dello Stato- sono interessate dal fenomeno, la Bulgaria per la rotta balcanica, l'Italia per quella mediterranea e siamo convinti entrambi che questo fenomeno possa essere governato con ordine e non in maniera scomposta e disordinata come avviene oggi, se viene assunto come proprio il compito dall'Unione europea". 

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