Diffamazione, Berrino (FdI): "Ritirati gli emendamenti sul carcere per i giornalisti"

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“In linea con la sentenza della Consulta, avevo presentato due emendamenti per garantire la piena tutela delle persone offese da meccanismi di 'macchina del fango'. La necessità di procedere con celerità all'approvazione del ddl sulla diffamazione, mi ha convinto a ritirare gli emendamenti che in ogni caso, alleggerivano sensibilmente le pene attualmente previste". Così il senatore di FdI

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"FdI ha presentato un disegno di legge per eliminare la pena detentiva per il reato di diffamazione per garantire maggiormente la libertà di stampa. Una svolta da tempo attesa ma che nessuno prima di Fratelli d’Italia aveva tradotto in provvedimenti”. Lo ha dichiarato il senatore di FdI, Gianni Berrino, in una nota. “In linea con la sentenza della Consulta, avevo presentato due emendamenti per garantire la piena tutela delle persone offese da meccanismi di 'macchina del fango'. La necessità di procedere con celerità all'approvazione del ddl sulla diffamazione, mi ha convinto a ritirare gli emendamenti che in ogni caso, alleggerivano sensibilmente le pene attualmente previste", ha sottolineato ancora. Ora, ha concluso il senatore, “procediamo spediti per superare le pene detentive per il reato di diffamazione, immaginando altre tutele per l’eventuale vittima innocente. Coniugare libertà di stampa con tutela della persona offesa nella sua onorabilità sociale rimane la stella polare di FdI”.

Le reazioni. Noi Moderati: “Vince il buonsenso”

"E' la vittoria del buon senso. Noi per primi ci eravamo espressi nettamente contro la previsione del carcere fino a 4 anni ai giornalisti per il reato di diffamazione”. Questo il commento del presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi e di Ilaria Cavo, deputata di Noi moderati e giornalista professionista. “Ora apprendiamo che sono stati ritirati gli emendamenti che lo proponevano: una scelta in linea con quanto avevamo chiesto nello spirito di tutelare le vittime della diffamazione, ma anche una categoria professionale importante, come quella dei giornalisti, su cui si era già espressa la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo (chiedendo proporzionalità nelle sanzioni ed escludendo la detenzione), e di conseguenza la nostra Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione”, hanno sottolineato. Adesso, “si proceda quindi speditamente verso una legge di equilibrio, a cui siamo pronti a dare il nostro contributo", hanno concluso.

Schlein: “Preoccupazione per la libertà di stampa, no al carcere”

In linea generale "c'è preoccupazione sulla libertà di stampa" in Italia, per questo come Pd "contrasteremo la proposta del carcere per la diffamazione". Lo ha riferito la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, alla Stampa Estera. "Come lo chiameremmo un governo che cerca di restringere gli spazi di informazione libera, che rende la Rai tele Meloni, che cerca di allargare la sua influenza con operazioni come quella allo studio tra Eni e Angelucci, che attacca la magistratura? Sono cose che abbiamo già visto in Europa e voi ne siete testimoni. È una deriva che non siamo disposti a tollerare", ha sottolineato la leader dem.

M5S: “Fallito il blitz di FdI per il carcere ai giornalisti”

"Fratelli d'Italia ci ha provato, ma il tentativo di prevedere il carcere per i giornalisti è fortunatamente fallito. Possono dire quello che vogliono, possono provare a giustificare il ritiro di quei vergognosi emendamenti con le esigenze di procedere spediti sul ddl diffamazione, ma la verità è che il partito di Giorgia Meloni si è ritrovato isolato alla testa dell'ennesima battaglia assurda contro la libertà e l'indipendenza della stampa”. Questo, invece, il punto di vista della capogruppo del M5S in commissione giustizia al Senato, Ada Lopreiato e dell'esponente pentastellato in commissione di vigilanza Rai, Dolores Bevilacqua. “Resta comunque inquietante anche solo il tentativo che è stato messo in campo. Teniamo la guardia alta affinché nuovi rischi del genere non abbiano alcun tipo di spazio", hanno aggiunto.

Fnsi: “Ritirate le norme sul carcere ai giornalisti ma restano delle criticità”

Infine, ecco il commento di Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione Nazionale Stampa Italiana. "Il senatore di FdI Gianni Berrino ritira gli emendamenti sul carcere al ddl Diffamazione. Erano emendamenti ingiusti e incivili che avrebbero portato l'Italia ai confini dell'Ungheria. Di questo, fortunatamente, si è accorto un pezzo della maggioranza, alla quale ora ci rivolgiamo nella speranza che, assieme alle altre forze politiche democratiche, si metta al lavoro per rendere più europeo il disegno di legge sulla diffamazione, che per l'informazione ha comunque molte criticità".

 

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