Le Pen critica Meloni alla convention della Lega, FdI replica a Salvini

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"Sosterrai o no un secondo mandato di Von der Leyen? Io credo di sì. Voi dovete la verità agli italiani, dovete dire cosa farete. A destra il solo candidato che si opporrà a von der leyen è Matteo Salvini". Queste le parole, attraverso un videomessaggio, della leader di Rassemblement National, nel corso della recente convention del partito Identità e democrazia organizzata dalla Lega. Pronta la difesa di FdI nei confronti della premier

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Gli alleati di Matteo Salvini in Europa puntano il dito contro Giorgia Meloni e il suo legame con la presidente della Commissione Europea. "Ci batteremo con tutte le forze possibili per impedire un secondo mandato di von der Leyen. Un messaggio per Giorgia Meloni: sosterrai o no un secondo mandato di Von der Leyen? Io credo di sì. Voi dovete la verità agli italiani, dovete dire cosa farete. A destra il solo candidato che si opporrà a von der leyen è Matteo Salvini". Questo l'attacco alla premier di Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, durante un videomessaggio trasmesso alla recente convention del partito Identità e democrazia "Winds of Change" svoltasi a Roma e organizzata dalla Lega.

Il discorso di Marine Le Pen

“Sapete, cari amici italiani, che la democrazia non consiste solo nel mettere un pezzo di carta in un'urna di plastica. La democrazia consiste nel sapere esattamente cosa faranno e cosa decideranno coloro per cui votate. Ma la vera domanda che ho non è per gli italiani. La vera domanda e per la premier italiana: Giorgia. Sì, perché ci siamo conosciuti in tempi passati. Signora prima ministra, sosterrà o meno un secondo mandato della Signora von der Leyen? Io credo di sì. E così contribuirà ad aggravare le politiche di cui tanto soffrono i popoli d'Europa", ha riferito ancora Le Pen. Secondo la leader di Rassemblement National, Salvini sarà l'unico candidato della destra italiana "che si opporrà con tutta l'energia che gli conosco a von der Leyen e alla politica catastrofica che sta attuando. È per questo che vi ringrazio per sostenere la Lega, per permettere l'elezione di deputati che non vi mentiranno, non vi manovreranno e che saranno chiari con voi, lucidi e determinati", aveva sottolineato ancora.

La reazione di Salvini

Il leader della Lega, dopo le dichiarazioni di Le Pen, aveva cercato di smorzare i toni, spiegando di non aver letto in anticipo l'intervento di Le Pen. Però ha anche rilanciato: "Ve lo dico con assoluta chiarezza: chi vota Lega sa che non sosterremo mai un governo di von der Leyen o con la sinistra. Difficile che possa rimediare agli errori la squadra che li ha prodotti. Questa Ue ha fallito". Queste parole hanno scatenato la reazione di FdI.

Fidanza: “Da Salvini messaggi che non giovano all’unità di governo”

"Mi ha sorpreso che la manifestazione di Identità e democrazia sia stata soprattutto l'occasione per distinguersi da noi e attaccare Giorgia Meloni". Queste le parole di Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles, in un'intervista concessa al quotidiano “La Stampa”. Secondo Fidanza "cose così non giovano al governo. Siamo gente di mondo, conosciamo le regole: si vota con il proporzionale e tutti vogliono distinguersi, però si è andati oltre, cose così non giovano all'unità del governo e della maggioranza", ha proseguito. E, circa un possibile dialogo con Le Pen ha detto: "Giorgia ha sempre detto che non accetta di farsi dire da un politico straniero cosa dovrebbe fare. Vale per quelli di sinistra, alle cui ingerenze purtroppo siamo abituati. Ma vale anche, direi a maggior ragione, per quelli di destra".   Sempre su Le Pen che accusa FdI di essere ambigui su Ursula von der Leyen, Fidanza risponde: "Tutt'altro. Noi nel 2019 non l'abbiamo votata e da allora non abbiamo risparmiato critiche alla sua Commissione. I nostri voti sono lì a dimostrarlo. Oggi su Pnrr, immigrazione e green deal, assistiamo a un suo cambio di passo, grazie alla postura più determinata dell'Italia col governo Meloni. Non c'è alcuna ambiguità ma concretezza politica", ha detto ancora.

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