Il deputato del Pd, ospite a Timeline, è tornato a parlare delle polemiche scoppiate dopo l’intervento alla Camera in cui ha mostrato il cedolino del suo stipendio: "Sono stupito e sconcertato. Molti hanno equivocato come se io mi lamentassi". Poi ha evidenziato che "c'è stato un odg presentato da un parlamentare di centrodestra che ha chiesto di aumentare l'indennità ed equipararla a quella dei senatori, e in quel caso nessuno ha ritenuto di dire nulla"
“Sono stupito e sconcertato”. Così Piero Fassino, deputato del Pd, è tornato a parlare - a Timeline su Sky TG24 - delle polemiche scoppiate dopo l’intervento alla Camera in cui ha mostrato il cedolino del suo stipendio dicendo che “l'indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d'oro”. “Non volevo lamentarmi di quella indennità - ha spiegato Fassino parlando di “un’operazione verità” - Non ho detto che bisogna cambiarla”. E ha aggiunto: "C'è stato un odg presentato da un parlamentare di centrodestra che ha chiesto di aumentare l'indennità ed equipararla a quella dei senatori, e in quel caso nessuno ha ritenuto di dire nulla".
"Molti hanno equivocato, sono stato ingenuo"
"Molti hanno equivocato, non mi sono lamentato. Non ho voluto riaprire niente, quell’intervento si è collocato nella discussione sul bilancio della Camera che ha fra le sue voci anche l’indennità - ha proseguito Fassino - Ho semplicemente ricordato che l'indennità è di una certa dimensione e non è di quella dimensione stratosferica che viene propalata. Si parla di 11 o 12mila euro, ma non è vero". E a chi chiede se pensa che sia stato un errore fare quell'intervento, Fassino ha risposto: "Non è stato un errore, ma un'ingenuità. Danneggia più il Pd dire che un parlamentare guadagna 12mila euro o dire la verità? Credo di essere stato ingenuo, questo sì".
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"Viviamo in un mondo fatto di un nervosismo fuori misura"
"Ho spiegato - ha continuato Fassino - come spendo io le altre voci per l'attività parlamentare. Non c'è un euro che mi metto in tasca di quelle voci: spendo per i miei collaboratori, per le mie iniziative politiche. Le cose sono trasparenti. Ma viviamo in un mondo fatto di un nervosismo fuori misura. Non ho voluto chiedere qualcosa ma ricordare una cosa che è palese".