
Elezioni comunali 2023, tutti i numeri e le curiosità sul voto del 14 e 15 maggio
Il prossimo weekend si vota in 595 comuni nelle Regioni a statuto ordinario: YouTrend ha realizzato un approfondimento sulle città chiamate alle urne, analizzando tra le altre cose i precedenti risultati elettorali e le composizioni delle coalizioni che si sfideranno. Ecco che cosa emerge

Il 14 e 15 maggio gli abitanti di 595 comuni nelle Regioni a statuto ordinario saranno chiamati alle urne per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. In vista del voto YouTrend ha realizzato un’approfondimento sulle città in cui si terranno le elezioni, analizzando tra le altre cose i precedenti orientamenti di voto e le coalizioni che si sfideranno
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I COMUNI AL VOTO - Intanto, i dati sulle elezioni: in primavera sono 790 i comuni chiamati al voto, di cui 595 nella tornata del 14-15 maggio nelle Regioni a statuto ordinario. In totale 5,4 milioni di abitanti potranno andare alle urne domenica e lunedì, il 10,8% della popolazione delle Regioni coinvolte
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I CAPOLUOGHI - Soffermandosi sui capoluoghi di provincia, sono in totale 13 quelli chiamati alle urne: Sondrio, Treviso, Brescia, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Terni, Teramo, Latina e Brindisi. Sette di questi sono governati dal centrodestra, cinque dal centrosinistra e uno è indipendente
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I PRECEDENTI - Guardando ai precedenti risultati delle elezioni amministrative, emerge come il centrosinistra sia stato capace di vincere più volte rispetto al centrodestra. Tutti i capoluoghi, a eccezione di Ancona, sono comunque stati governati da entrambe le coalizioni. Solamente a Brescia e Treviso, inoltre, le ultime cinque amministrazioni hanno tutte completato il loro mandato
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I RISULTATI DELLE POLITICHE - Un altro dato che emerge dall’approfondimento di YouTrend è il confronto tra i risultati generali delle elezioni politiche e quelli dei Comuni al voto: rispetto alla media nazionale, la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 45,9% dei voti (+2,1), mentre il centrosinistra il 24,2% (-1,9); il Movimento 5 stelle il 16,9% (+1,5) e Azione/Italia Viva il 7,4% (-0,4%)

I RISULTATI DELLE POLITICHE/2 - Lo scenario però cambia se si considerano solo i Comuni superiori, cioè quelli che hanno più di 15mila abitanti: in questo caso il centrodestra ha raccolto il 43,1% dei voti (-0,7 rispetto alla media nazionale), il centrosinistra il 25,6% (-0,5), il Movimento 5 Stelle il 18% (+2,6) e Azione/Italia Viva il 7,8 (=)

I RISULTATI DELLE POLITICHE/3 - Ancora diversi sono i dati focalizzandosi solamente sui capoluoghi di provincia al voto: in questo scenario il centrodestra ha raccolto il 41,8% dei voti (-2 rispetto alla media nazionale), il centrosinistra il il29,8% (+3,7%), il Movimento 5 Stelle il 12,7% (-2,7) e Azione/Italia Viva il 9,7% (+1,9)

I SIMBOLI SULLE SCHEDE - Osservando invece quali partiti si presentano con il loro simbolo nei capoluoghi al voto, emerge come solo il Partito democratico compaia su tutte le schede: FdI, Lega e Forza Italia sono assenti solo a Imperia, il Movimento 5 Stelle solo a Sondrio. Mentre Azione, Italia Viva e +Europa sono presenti a macchia di leopardo

LE ALLEANZE - Guardando invece alle alleanze, Pd e M5s corrono insieme a Latina, Pisa, Brindisi e Teramo. Azione e Italia Viva sono invece insieme a Brescia, Vicenza, Ancona, Pisa, Treviso e Brindisi. Mentre il centrodestra corre compatto ovunque, tranne che a Massa

I DIVERSI CENTROSINISTRA - Focalizzandosi solamente sulle formazioni politiche del centrosinistra, nei diversi capoluoghi emerge una geografia variabile: se per esempio a Pisa il Pd è insieme a M5s, Verdi e Sinistra Italiana, ad Ancona i Dem corrono con Azione e Italia Viva. Solo a Brescia il Terzo Polo è riunito anche con Verdi e Sinistra Italiana, mentre in nessun caso i partiti corrono tutti insieme

IL VOTO NEL NORD-OVEST - Infine, è utile osservare i dati Regione per Regione: in Piemonte sono chiamati al voto il 5% dei residenti (e nessun capoluogo), in Liguria l’11% (con le elezioni a Imperia), in Lombardia il 9% (con le elezioni a Brescia e Sondrio)

IL VOTO NEL NORD-EST - In Veneto, invece, sono chiamati alle urne il 13% dei residenti (tra i quali gli abitanti di Treviso e Vicenza), mentre in Emilia-Romagna le elezioni riguarderanno il 3% della popolazione (e nessun capoluogo)

IL VOTO AL CENTRO - In Toscana sono chiamati alle urne l’11% dei residenti (tra i quali gli abitanti di Massa, Pisa e Siena), in Umbra il 19% (con le elezioni a Terni), nelle Marche il 15% (con le elezioni ad Ancona), nel Lazio il 12% (con le elezioni a Latina)

IL VOTO AL SUD - In Abruzzo sono poi chiamati al voto il 13% dei residenti (tra i quali gli abitanti di Teramo), in Molise l’11% (e nessun capoluogo), in Campania il 15% (e anche in questo caso, nessun capoluogo)

IL VOTO AL SUD/2 - In Puglia sono chiamati al voto il 18% dei residenti (tra i quali gli abitanti di Brindisi), in Basilicata l’11% (e nessun capoluogo) e infine in Calabria il 6% (e anche in questo caso, nessun capoluogo)
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