Autonomia differenziata, scontro tra i governatori delle Regioni del Sud e Calderoli
PoliticaDe Luca annuncia battaglia: "Un provvedimento che genera caos e spacca in due il paese". Il Ministro replica che non c'è alcuna proposta da ritirare, poiché "non è mai stata presentata". "Quella sul tavolo - spiega - è una bozza di lavoro per iniziare a confrontarci e lavorare"
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca annuncia battaglia contro la proposta di legge sull'Autonomia differenziata che il ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli ha anticipato ai governatori e che domani sarà sul tavolo della Conferenza delle Regioni. E' un disegno di legge che il ministro leghista ha messo in cima ai suoi obiettivi e che si annuncia come un terreno di scontro con le Regioni del Sud, ma anche all'interno della maggioranza, vista la freddezza di Fratelli d'Italia.
"Quella sul tavolo è una bozza"
"Non ci possono essere Regioni di serie A e Regioni di serie B", mette le mani avanti Fabio Rampelli (FdI) oggi sul Fatto Quotidiano. Alla vigilia della discussione, Calderoli prova a stemperare, chiedendo però "leale collaborazione". Il ministro prima sottolinea che non c'è alcuna proposta da ritirare, poiché "non è mai stata presentata". E poi assicura: "Quella sul tavolo è una bozza di lavoro per iniziare a confrontarci e lavorare. Auspico che la versione definitiva di questo testo possa essere scritta con il contributo di tutte le Regioni, perché questa è una bozza aperta ad ogni tipo di proposta".
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Nella bozza non è previsto l'obbligo di stabilire i Lep
Punto dirimente è quello sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep): secondo l'articolo 117 della Costituzione lo Stato ha potestà esclusiva sulla "determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale". Per i governatori contrari è "intollerabile" una proposta di autonomia differenziata che non ne preveda a monte la definizione. Nella bozza infatti non è più previsto l'obbligo per il governo di stabilire i Lep prima di procedere all'accordo diretto sulle materie da delegare alla Regioni, ma solo un termine di un anno oltre il quale, se non vengono approvati, le funzioni possono comunque essere trasferite alla Regione.
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Zaia e Fontana favorevoli
L'autonomia differenziata è un tema trasversale agli schieramenti. Tra i governatori storicamente favorevoli non solo i leghisti Luca Zaia e Attilio Fontana, ma anche il governatore dem dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, cui si è aggiunto in un secondo momento anche il presidente della Toscana Eugenio Giani, che - ha ricordato anche oggi - punta in particolare su due materie: beni culturali e geotermia. Il presidente della Valle d'Aosta Erik Lavevaz giudica positivamente il confronto tra governo e Regioni ma "parteciperemo attivamente al confronto anzitutto con le altre realtà a Statuto speciale, perché siano salvaguardate le peculiarità".