Dopo il voto, i problemi interni ed esterni del governo nascente

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Massimo Leoni

Nuova puntata de "La Guida" di Massimo Leoni. Dopo le elezioni, per aiutarci a capire cosa succede adesso

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Eppure qualche difficoltà c’è, per il nascente governo Meloni. Intanto c’è un problema interno alla coalizione. Deriva da una situazione oggettiva, evidenziata dai risultati elettorali (LA GIORNATA). La maggioranza è formata da un partito che ha vinto e due che hanno perso. Dei due, Forza Italia ha fatto l’atterraggio più morbido, rispetto a prospettive che parevano ancor più dimesse. Ha chiarito il suo ruolo nel determinare l’indirizzo politico del governo – una sorta di stabilizzatore rispetto a pulsioni estreme, specie nei confronti dell’Europa. Ma è chiaro che per stabilizzare bisogna stare nei posti giusti. La richiesta di poltrone e ruoli è più implicita e meno personale, ma comunque presente. 

Aspirazioni e rivalità

Diverso il discorso per la Lega. Qui non si può parlare di atterraggio morbido, anzi. Ancora qualche mese fa, Salvini aspirava ad essere il capo del primo partito italiano. La differenza tra aspirazioni e realtà, qui, può disorientare. E poi, tra Matteo e Giorgia, una rivalità: sopita a forza dai rispettivi numeri elettorali ma radicata, verrebbe da dire naturale. Al punto che si è già ripresentata in forma di autocandidatura in posti chiave del governo. Per esempio il Viminale, il ministero dove Salvini costruì gran parte della sua ascesa nel consenso, navigando abilmente tra le paure del paese e gli strumenti per sopirle o rinnovarle, a seconda del momento e delle necessità. Per esempio, ancora, il ruolo di vicepremier. Ruolo di rappresentanza. Che forse è proprio quello che Meloni non vuole che Salvini faccia: rappresentare il governo, seppur da numero due. Ecco, questo sembra un bel problema.

E accenniamo, seppur rapidamente, al problema esterno. Che è quello, paradossale, che l’Italia sarà governata dopo lungo tempo da un esecutivo frutto del voto. Molti governi nel recente passato, avevano in maggioranza visioni del mondo anche molto diverse. E questo diminuiva la conflittualità tra quelle visioni nella società civile. Qui la visione del mondo che governa è piuttosto chiara, come quella di chi sta fuori. Anche su questa difficoltà, è bene riflettere. 

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