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Conte: “Dl aiuti? Nessun ricatto, ma si voti emendamento M5s”

Politica
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Appuntamenti nella capitale per il leader del M5s, che alla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa ha detto: “Rinforzare il fossile allontana il futuro”. poi la partecipazione a un incontro nazionale della Rete Italia EcoDigital. In mattinata a Isoradio ha detto: "La nostra battaglia centrale è per il salario minimo a 9 euro lordi euro l'ora". E sulla crisi energetica: "Bisogna valutare lo scostamento di bilancio"

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Prosegue la campagna elettorale del M5S in vista delle elezioni del 25 settembre. Il leader Giuseppe Conte oggi è stato a Roma, dove alla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa ha detto: "Sull'energia, la scelta strategica dell'autoproduzione cogliete un aspetto fondamentale. Dobbiamo invertire il rapporto 60-40% fra fonti fossili e rinnovabili". In serata, intervistato su Rete4, ha poi aggiunto: "Con questo Pd impossibile lavorare". (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTI I VIDEO - CASA ITALIA: LE INTERVISTE AI LEADER POLITICI - NUMERI-LA SFIDA AL VOTO - TROVA IL TUO PARTITO: IL QUIZ DI SKY TG24 - TROVA IL TUO COLLEGIO - LE NEWS LIVE).

"Salario minimo e stop al precariato selvaggio"

In mattinata, ospite di Isoradio, Conte ha parlato di alcune delle  proposte chiave del M5S: "Le buste paga sono bassissime e la nostra battaglia centrale è per il salario minimo a 9 euro lordi euro l'ora, una soglia minima di dignità. E poi stop al precariato selvaggio e ai tirocini gratuiti. Dobbiamo infine offrire il riscatto gratuito della laurea e un fondo di granzia per la pensione dei giovani". Poi rispondendo a chi gli chiede se confermi un "flirt con Giorgia Meloni sulle riforme" ha detto: "Sono tutte intese e flirt a mia insaputa, non ne so nulla e le respingo nel modo più rigoroso possibile".

"Valutare lo scostamento di bilancio"

Poi sulla, parlando della crisi energetica, il leader del M5S spiega che serve "un recovery fund per l'energia e un intervento più corposo sugli extraprofitti, che va esteso anche al comparto assicurativo e al comparto farmaceutico. Bisogna anche che si valuti lo scostamento di bilancio perché farlo tardivamente vuol dire raddoppiare poi le risorse che bisogna trovare".

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"Con questi vertici Pd il dialogo è chiuso"

"Questi vertici Pd avevano un dialogo con il M5s, che noi confidavamo esser condotto su una prospettiva di pari dignità e di rispetto reciproco - ha detto poi Conte a Tg1 Mattina - È stata fatta una scelta, hanno tentato di tutto pur di gettare via l'esperienza del M5s e l'agenda progressista che avevamo portato avanti per abbracciare una fantomatica agenda Draghi. È chiaro che il dialogo con loro è chiuso".

“Rinforzare il fossile allontana il futuro”

Il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha parlato poi nel corso del faccia a faccia organizzato dalla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa: "Sull'energia, la scelta strategica dell'autoproduzione cogliete un aspetto fondamentale. Dobbiamo invertire il rapporto 60-40% fra fonti fossili e rinnovabili. Qualcuno in questa emergenza pensa di rinforzare il fossile, significa allontanarsi dal futuro. Tutti gli obiettivi strategici per dare una prospettiva di benessere al Paese e al pianeta li allontaniamo. Dobbiamo implementare le rinnovabili". Poi ha aggiunto: "Il comparto delle aziende nel settore delle rinnovabili, ha già un progetto, 85 miliardi per 80mila posti di lavoro, 70 gigawatt in tre anni, in prospettiva un taglio all'anno di 15-20 miliardi abbracciando l'energia pulita e tagliando del 20% la dipendenza dalle importazioni. Occorre governo polita che indirizzi i percorsi, gli impianti fotovoltaici sui capannoni, favorire le comunità energetiche”.

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Dl aiuti bis: “Nessun ricatto ma si voti emendamento M5s”

"Non mi chiedete perché questo governo si sia dimostrato cosi fortemente ostile su una misura che è stata un volano per l'economia. Consente al settore delle costruzioni di tenere a galla tutto il sistema Italia. Perché accanirsi contro il superbonus? Il governo dovrebbe dare delle spiegazioni, non dovrebbe essere il Movimento 5 stelle a giustificarsi perché vuole introdurre una norma per semplificare la cessione dei crediti”, ha continuato Conte.  "Tutte le forze politiche dicono che il M5s sta bloccando il dl aiuti, e il governo sta in silenzio. Un'aggressione che in campagna elettorale ti può ammazzare. Il dl aiuti è in vigore, quindi le somme possono essere già erogate. Va convertito nei termini, e scade il 9 ottobre. È una delle ultime occasioni per approvare un emendamento che sblocca i crediti. Le altre forze politiche lasciano 40mila aziende andare al fallimento". "Non abbiamo fatto il ricatto, 'se non approvate l'emendamento non approveremo il decreto'. È una menzogna insostenibile. Abbiamo solo preteso che si voti quell'emendamento. Lo volete bocciare? I cittadini vedranno, inchioderanno le forze politiche sui fatti concreti e non solo sugli slogan elettorali".

“Non c'è prospettiva con questi vertici del Pd”

"Mi è stato fatto notare che pare anche il segretario del Pd abbia sottoscritto il nostro slogan, dalla parte giusta. Vuol dire che siamo veramente dalla parte giusta, se anche il Pd ci fa un endoresement… A parte le battute, non vedo una prospettiva di collaborazione con questi vertici del Pd. Hanno abbracciato un progetto politico incomprensibile”, ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte.

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“Ascesa M5s? Ha pagato chiarezza interna”

Il leader M5s ha poi rilasciato un’intervista a Rete4: ”Ha pagato un elemento di chiarezza interna, c'erano alcuni compagni di strada che avevano abbracciato un'altra prospettiva e questo ci toglieva chiarezza coerenza e linearità”, ha detto Conte, rispondendo a una domanda su cosa abbiamo influito sull'ascesa del Movimento (rilevata dagli ultimi sondaggi che lo stima tra il 13 e il 16%). E ha aggiunto: "Il fatto che siamo un partito nato come forte innovatore e trasformatore della società, che vuole una rivoluzione gentile mentre qualcuno è rimasto infatuato di Draghi e sulla sua agenda, stride un poco". E ha aggiunto: "La nostra missione non è dare fiducia al migliore dei migliori, ma ai cittadini. Noi saremo sempre nelle istituzioni per realizzare i programmi nell'interesse dei cittadini".

“Con questo Pd impossibile lavorare”

"Con questo Pd non possiamo lavorare dopo gli errori fatti, le accuse che ci hanno rivolto e che ci hanno rivolto le spalle per abbracciare Di Maio, Tabacci, Calenda, Renzi, Carfagna, Gelmini e l'elenco è lunghissimo pur di buttarci via dal sistema”, ha continuato Conte. "Ma noi andiamo orgogliosamente da soli e d'ora in poi saremo ancora più intransigenti di prima nel realizzare il nostro programma. Chi vota noi, non vota Meloni ma vota questo programma e vi garantisco che saremo una forza politica che per 5 anni farà di tutto per realizzarlo". Quindi sui rapporti con i Dem ha ribadito: "Un Pd diverso non mi sembra nell'ordine delle cose".

“Di Battista? Ho avuto confronto ma idee diverse”

"Con lui abbiamo avuto un confronto serio e autentico, siamo due persone che si rispettano e si guardano negli occhi ma ci sono diverse visioni sulla politica estera”, ha aggiunto ancora il presidente del M5s, Giuseppe Conte riferendosi ai rapporti con Alessandro Di Battista. E su una sua eventuale candidatura dell'ex deputato per le prossime elezioni, ha aggiunto: "Alessandro l'avrei preso ma confrontandoci gli ho spiegato che la nostra linea politica era quella".

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