La bozza dell'accordo, che prevede l'estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato, sarà consegnata ai leader dei partiti della coalizione per l'approvazione definitiva. Nel centrosinistra il Pd incassa la conferma dell'alleanza con Più Europa. Calenda: "Spero che il Terzo Polo nasca, ci sono tutte le premesse per farlo nascere". Renzi: "Se vuole ci siamo". M5s: Casalino e Di Battista rinunciano alla candidatura
Toti (Iac): "Chi dice che taglia tasse spieghi dove prende i soldi"
“Prima che questa campagna elettorale arrivi nel vivo, con i soliti che prometteranno meno tasse, diamoci delle regole perché gli italiani sappiano quali promesse possono essere mantenute”. Lo ha detto il presidente di Italia al Centro Giovanni Toti nel PunToti, la sua rubrica sui social. “Prima regola: chiunque dica che abbasserà le tasse - ha continuato il leader di Iac - anche solo di un euro, deve anche spiegare dove prenderà i soldi per farlo perché, se non si diminuisce la spesa o non si aumenta il Pil, ovvero la ricchezza, nessuno riuscirà realmente a diminuirle. Forse potrà tagliarle ad alcune categorie aumentandole ad altre, ma per pagare meno tasse e lasciare qualche soldo in più nelle tasche degli italiani, c’è bisogno che il Paese guadagni di più. Oppure, occorre diminuire quell’enorme spesa pubblica che grava su di noi, soprattutto tagliando quel pezzo di spesa che deriva dagli interessi sul debito che potrebbero anche aumentare se la Banca Centrale Europea decidesse di alzare i tassi per limitare l’inflazione, e quindi costare ancora di più". "Lo stesso vale per chi promette più servizi, per esempio nella pubblica amministrazione. È importante che dica dove prenderà i soldi per pagarli, visto che di scostamenti di bilancio non se ne potranno più fare”.
Elezioni: su simboli centrodestra grafici al lavoro, loghi centristi impegnano di più
Non si ferma il lavoro (anche) per i grafici del centrodestra. Anzi: dopo aver già rimpicciolito i loghi dei centristi, dando vita a due simboli per le alleanze 'Udc-Ci' e 'Nci-Iac', su richiesta di Cesa e Brugnaro, e di Lupi e Toti, oggi sui tavoli da disegno si cerca una ulteriore sintesi per contenere tutti e quattro i simboli in un unico contrassegno. Impresa più complicata, sia per gli 'ingombri', con i vari simboli dei quattro gruppi da stilizzare ulteriormente, sia per le richieste dei committenti, che chiedono la migliore visibilità nel simbolo per la loro parte.
A fronte del maxi-lavoro sui simboli dei partiti minori, in vista della presentazione dei contrassegni al Viminale, prevista dalle 8 del 12 agosto alle 16 del 14, i disegnatori rifiatano sui simboli delle tre formazioni principali, dove sono davvero poche le novità. Forza Italia ha aggiunto in alto, sopra la bandiera con la scritta 'Berlusconi presidente' una inedita scritta circolare 'partito popolare europeo', mentre per Fdi e Lega stesso simbolo elettorale delle ultime politiche del 2018. Con i nomi di Salvini e Meloni bene in vista nei rispettivi loghi.
A fronte del maxi-lavoro sui simboli dei partiti minori, in vista della presentazione dei contrassegni al Viminale, prevista dalle 8 del 12 agosto alle 16 del 14, i disegnatori rifiatano sui simboli delle tre formazioni principali, dove sono davvero poche le novità. Forza Italia ha aggiunto in alto, sopra la bandiera con la scritta 'Berlusconi presidente' una inedita scritta circolare 'partito popolare europeo', mentre per Fdi e Lega stesso simbolo elettorale delle ultime politiche del 2018. Con i nomi di Salvini e Meloni bene in vista nei rispettivi loghi.
Bernini (Fi): "Popolarismo nostra stella polare"
“Un’Italia forte, competitiva e protagonista in un’Europa saldamente ancorata all’alleanza occidentale. È questa la nostra idea di crescita ed è per questo che abbiamo inserito nel nuovo simbolo di Forza Italia il chiaro riferimento al Partito popolare europeo. I nostri valori in primo piano, la nostra storia e le nostre radici a tracciare, insieme al presidente Berlusconi, quello che faremo con il centrodestra al governo, orgogliosi della nostra appartenenza e interpreti autentici di quel liberalismo che è chiave di volta per il rilancio economico e sociale del Paese”. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
Malpezzi (Pd): "Destra su taglio tasse non credibile"
"Il centrodestra promette da sempre di tagliare le tasse, lo fa dal 1994 e non mi risulta che quando hanno governato la pressione fiscale sia diminuita. Quindi non hanno nessuna credibilità. Non le hanno abbassate prima e anche ora che hanno avuto l'opportunità di farlo si sono tirati indietro: in Senato, infatti, si sono opposti alla calendarizzazione della riforma fiscale che avrebbe consentito di abbassare l'Irpef per i redditi medio bassi e di abolire l'Irap. Evidentemente, non hanno nessuna intenzione di farlo. La flat tax non esiste in nessun Paese occidentale ma solo nei paesi dell'ex Unione sovietica o nei paradisi fiscali. Varrebbe la pena farsi una domanda. E' una tassa iniqua e insostenibile che peserebbe sul welfare e porterebbe a pesanti tagli alla sanità e alla scuola pubblica. La nostra proposta è molto semplice. L'inflazione è altissima e si è mangiata una mensilità degli stipendi degli italiani. Noi vogliamo restituirla in maniera strutturale anche oltre questo momento di emergenza e la copriamo con la lotta all'evasione fiscale prevista nel PNRR. Se ci stanno la facciamo insieme. Altro che flat tax!" Così questa mattina la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi a L'Aria che tira su La7.
Sala: "Flat tax errore clamoroso, economicamente insostenibile"
"La flat tax sarebbe un errore clamoroso, economicamente insostenibile per un paese già enormemente indebitato". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato sui propri social la flat tax al 15% proposta nuovamente negli scorsi giorni dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e, durante la giornata di ieri, anche dal segretario della Lega Matteo Salvini. "Non credete a queste 'balle' portate avanti da politici superficiali - ha aggiunto Sala - in questa triste campagna elettorale c'è una vittima sacrificale: la verità". Il sindaco di Milano ha concluso sottolineando che "chi non ha il coraggio di dire la verità alle italiane e agli italiani non può nemmeno avere un'idea di futuro. E figuriamoci se può avere credibilità e concretezza".
FdI corre con simbolo 2018, Meloni e fiamma tricolore
Fratelli d'Italia correrà alle politiche del 25 settembre con il simbolo già presentato nel 2018. E' quanto si apprende da fonti del partito. Il contrassegno è composto da due cerchi inscritti uno nell'altro. Nel più grande è scritto 'Giorgia Meloni', nel più piccolo 'Fratelli d'Italia', sopra la fiamma tricolore.
Di Maio candida la 'Greta' italiana Gasbarro, oggi l'annuncio
Dovrebbe arrivare oggi, a quanto apprende l'Adnkronos, l'annuncio della candidatura con Impegno Civico della 'Greta' italiana Federica Gasbarro. Voce ambientalista, intervenuta già in occasione del lancio della creatura politica di Luigi Di Maio, dove ha parlato di tematiche ambientali, Gasbarro si collegherà oggi in diretta Instagram alle 15 con il titolare della Farnesina: potrebbe essere quella la sede dell'ufficialità della candidatura dell'attivista con Impegno Civico.
Salvini, 'mentre a sinistra litigano, noi abbiamo un'idea di tasse precisa'
"A sinistra stanno litigando su tutto, mentre noi abbiamo un'idea di tasse ben precisa". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a margine della visita di questa mattina a 'Telefono donna', centro antiviolenza che ha sede nell’ospedale Niguarda di Milano. "La flat tax ad oggi riguarda 2 milioni di partite iva che pagano solo il 15% di tasse fino a 65mila euro di guadagni. Alzare il tetto da 65mila a 100mila euro significa aiutare più lavoratori e creare più lavoro e ricchezza. Estenderlo, almeno durante una prima fase, alle famiglie monoreddito fino a 55mila euro o bi-reddito fino a 70mila euro sarebbe una rivoluzione".
Verso quota 16 seggi per Udc-Ci-Nci-Iac, correranno con simbolo unico
A quanto apprende AdnKronos da fonti del tavolo del centrodestra sui collegi - riunito in questi minuti alla Camera - l'alleanza avrebbe pattuito un accordo per riservare alle forze centriste (Udc, Coraggio Italia, Noi con l'Italia e Italia al Centro) 16 seggi. L'accordo inoltre prevederebbe un simbolo unitario per le 4 componenti, su cui si sta già lavorando sulla grafica, superando così l'accordo tra Cesa e Brugnaro da una parte, e Lupi e Toti dall'altra, che dovrebbero quindi correre con un simbolo unico a rappresentare le quattro formazioni. Il precedente accordo, relativo ai seggi, ne prevedeva 11 da destinare alla componente centrista, a esclusione dell'Udc e di Toti, che si è aggiunto successivamente all'alleanza.
Sui seggi, fonti del tavolo, fanno sapere che potrebbero "essere anche qualcuno in più". Mentre pare definitiva la scelta di correre sotto un simbolo unico per le quattro formazioni centriste.
Sui seggi, fonti del tavolo, fanno sapere che potrebbero "essere anche qualcuno in più". Mentre pare definitiva la scelta di correre sotto un simbolo unico per le quattro formazioni centriste.
Camera: stop riforma Regolamento, mancano tempi con Parlamento sciolto
Stop alla riforma del Regolamento della Camera per adeguare le norme alla riduzione del numero dei deputati. La Giunta, riunitasi questa mattina, ha infatti preso atto dell'impossibilità di arrivare prima delle prossime elezioni all'approvazione delle nuove disposizioni. Troppi i nodi ancora da sciogliere (numero minimo per la composizione dei Gruppi, quorum per la presentazione di atti ecc.) e poche le settimane a disposizione, tra l'altro con gli impegni della campagna elettorale, per riuscire ad elaborare un testo condiviso all'unanimità. Se ne riparlerà quindi all'inizio della prossima legislatura. L'unico punto sul quale si è trovato l'accordo è stata la proroga degli uffici giurisdizionali fino all'elezione dei nuovi, tema che doveva essere inserito in un'apposita norma e che è stato definito con una risoluzione interpretativa della Giunta del Regolamento, dando così il via libera alla richiesta che era stata posta dall'Ufficio di presidenza.
Di Battista, 'quando Di Maio mi disse 'non metterti contro di noi...'
Non mi hanno permesso di fare il capo politico tanti esponenti del M5S, praticamente tutti. Ricordo una riunione che ebbi con Luigi Di Maio a casa di Manlio Di Stefano. Luigi mi disse: non ti mettere contro di noi perché siamo di più. Io poi mi ci sono messo, perché non mi interessava essere da solo ma condividere le mie idee. E guardate che fine ha fatto pure Di Maio...". Lo racconta Alessandro Di Battista in un video pubblicato sui suoi canali social.
Rauti (FdI), priorità ridurre tasse imprese-cittadini
"Il programma di Fratelli d'Italia è concreto e realizzabile con coperture certe e tempi calcolati. Tra le priorità la diminuzione delle tasse per le imprese che creano lavoro secondo il principio piu' assumi e meno paghi. E la flat tax sui redditi incrementali a costo zero per lo Stato". Così al Tg5 il vicecapogruppo vicario FdI al Senato, Isabella Rauti.
Di Battista, 'creerò associazione, poi vedremo a cosa porterà questo percorso'
"Nei prossimi mesi insieme ad altre persone creerò un'associazione culturale per fare politica insieme da fuori, per darci una struttura e un'organizzazione civica per fare cittadinanza attiva. Per fare proposte e scrivere leggi, e poi magari portarle in Parlamento come leggi di iniziativa popolare". Lo annuncia Alessandro Di Battista in un video condiviso sui suoi canali social. L'intenzione dell'ex deputato M5S è quella di "creare un percorso, poi - spiega - vedremo in futuro a cosa potrà portare questo percorso. Io credo molto nei percorsi dal basso e non nei cartelli elettorali nati in fretta e furia perché ci sono le elezioni anticipate".
Pd: Direzione slitta nel fine settimana, prosegue lavoro su liste'
La Direzione del Pd in programma tra domani e giovedì e chiamata a esprimersi sul programma e sulle liste per le elezioni del 25 settembre slitta di qualche giorno e, spiegano fonti dem, si terrà probabilmente nel fine settimana, sabato o domenica.
La composizione delle liste, dopo lo strappo di Carlo Calenda, sta richiedendo infatti un 'surplus' di lavoro da parte di Enrico Letta e del gruppo dirigente dem. Non è escluso che il segretario del Pd, che sta tenendo contatti quotidiani con tutti i leader dell'alleanza, voglia tra le altre cose fare il punto con i 'fondatori' della lista Democratici e progressisti (Articolo 1, Demos e Psi) prima della Direzione, tra giovedì e venerdì.
La composizione delle liste, dopo lo strappo di Carlo Calenda, sta richiedendo infatti un 'surplus' di lavoro da parte di Enrico Letta e del gruppo dirigente dem. Non è escluso che il segretario del Pd, che sta tenendo contatti quotidiani con tutti i leader dell'alleanza, voglia tra le altre cose fare il punto con i 'fondatori' della lista Democratici e progressisti (Articolo 1, Demos e Psi) prima della Direzione, tra giovedì e venerdì.
M5S, Di Battista: "Non sono come loro, sotto Grillo padre padrone non ci sto"
"Non mi fido di Beppe Grillo, che fa ancora, in parte, da padre padrone. E io sotto Beppe Grillo non ci sto". Sono le parole di Alessandro Di Battista, in un passaggio del suo video postato sui social per annunciare il suo no a un'eventuale candidatura con il Movimento 5 Stelle.
Di Battista, 'da Grillo a Fico, molti nel M5S non mi vogliono'
"Ho parlato con Conte e ho compreso che ci sono molte componenti nell'attuale M5S che non mi vogliono. Da Beppe Grillo passando per Roberto Fico: non mi vogliono, per una serie di ragioni". Lo afferma Alessandro Di Battista, spiegando in un video le ragioni della sua mancata candidatura con il M5S. "Forse temono che io sia poco imbrigliabile, perché forse temono giustamente che io possa ricordare degli errori politici che sono stati commessi negli ultimi due anni da vari esponenti: Grillo, Di Maio che poi se n'è andato, Fico. Coloro che in un certo senso sono stati i principali promotori dell'entrata del Movimento nel governo Draghi", prosegue l'ex deputato.
Sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24: FdI in testa. Peserà l’astensione
Negli scenari di coalizione, dopo lo strappo di Calenda, avanza il centrodestra e arretra il centrosinistra. Il Movimento 5 Stelle torna sopra il 10%. Il 6% degli intervistati sicuramente non andrà a votare, il 52% pensa che i partiti non facciano gli interessi dei cittadini e il 49% che le forze politiche non mantengano mai le promesse. Italiani sfiduciati e scontenti della classe politica
M5s: Di Battista, non ci sono condizioni per mia candidatura
"Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Ad annunciarlo è Alessandro Di Battista.
Renzi, terzo polo c'è. Calenda? Noi ci stiamo
"Quest'area riformista, questo terzo polo, nel Paese c'è. A chi mi domanda: "ma che farete con Calenda, ora che Azione ha rotto il patto con il Pd?", rispondo semplicemente che noi ci siamo. E siamo disponibili a dare una mano perche' l'obiettivo di fare il Terzo Polo richiede generosità e impegno. Se Calenda ci sta, noi ci siamo. Oggi l'ho detto in questa intervista a 'Il Messaggero'. Se Calenda preferisce andare da solo, non lo capisco ma lo rispetto e gli faccio i migliori auguri. Non è un problema di firme o di liste: è un problema politico. La scelta è chiara. C'è una casa comune a Bruxelles, che si chiama Renew Europe. Se vogliamo costruirla anche in Italia, noi siamo della partita. Altrimenti amici come prima, ma nessun teatrino mediatico come quello di questi giorni". Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-news.
Boccia: con il M5s possiamo agire su binari paralleli
Vorrebbe che Calenda "chiedesse scusa alla comunità dem ripetutamente tradita" e con lui anche Renzi "visto che entrambi sono ancora in giro con i voti e i seggi del Pd in Italia e in Europa", sostiene che il Pd "non abbia mai cambiato idea" e che abbia scelto "l'unità dei progressisti" uno schema che "ci ha consentito di vincere le Amministrative e le Regionali negli ultimi tre anni". Così in un'intervista al Corriere della Sera il responsabile enti locali del Pd, Francesco Boccia, su elezioni e alleanze. "Unire i progressisti significa fare della redistribuzione dei redditi, delle risorse e delle opportunità un punto fermo dell'azione politica - sottolinea -. Significa scegliere l'Europa come stella polare, difendere l'ambiente, lottare per la decarbonizzazione, avere nel cuore e nel vocabolario la scuola pubblica, la sanità pubblica e i trasporti pubblici locali". E sui rapporti con il M5s aggiunge: "Siamo alleati in diverse città o regioni perché abbiamo costruito un lavoro in questi tre anni - evidenzia -. Anche se non siamo insieme in coalizione, le elezioni politiche possono essere fatte su binari paralleli". E prosegue: "L'avversario è la destra ed è una destra che vuole portarci ai margini dell'Europa, è la destra del ritorno del militare obbligatorio, dei blocchi navali, del no al Pnrr, dei passi indietro sui diritti civili. Contro questa destra va fatta una battaglia da fronti diversi".