Dl aiuti bis, incontro tra governo e sindacati. Draghi: "Non abbandoniamo lavoratori"

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È durata poco più di un’ora la discussione tra esecutivo e parti sociali su cosa includere nel decreto che Draghi vorrebbe rendere esecutivo prima della pausa estiva. Allo studio una rivalutazione delle pensioni e la proroga del taglio delle accise e dello sconto in bolletta. Complicata invece una tassa sugli extraprofitti allargata anche ad aziende non energetiche, “anche se ci hanno detto che verrà fatta una verifica”, ha commentato il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri

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Si è tenuto a Palazzo Chigi l'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme ai ministri e al sottosegretario Roberto Garofoli, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. La riunione è durata poco più di un'ora. Al centro dell’incontro ci sarebbero state indicazioni da parte dei sindacati su quali misure includere nel decreto Aiuti bis, su cui il governo sarebbe già al lavoro. "L'incontro ha prodotto alcune prime risposte nella direzione da noi richiesta. Credo che la strada sia giusta, ma dobbiamo vedere quali saranno le scelte del governo", ha dichiarato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.  "Confermo la volontà del Governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese", ha sottolineato il premier.

I commenti dei sindacati e le anticipazioni

Soddisfatto Luigi Sbarra, il segretario generale della Cisl. “Abbiamo apprezzato l'incontro con il premier Draghi e il governo che, nonostante la crisi, ha mantenuto impegno assunto. L’esecutivo ci ha comunicato la disponibilità di introdurre un nuovo decreto aiuti, dal valore di 14,3 miliardi, per prorogare alcune misure e sostenere il potere d'acquisto. Il presidente Draghi ci ha inoltre comunicato come nel nuovo provvedimento dovrebbero essere presenti la proroga del taglio delle accise e dello sconto in bolletta e anche una misura di decontribuzione sui lavoratori dipendenti”. Dello stesso tenore anche Pierpaolo Bombardieri, segretario Uil: “Ci hanno detto che si interverrà sulla decontribuzione dei lavoratori dipendenti quindi si aumenta il netto in busta paga”. Una base su cui potrebbero iniziare le trattative: “È la base di partenza del confronto", ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Una delle misure al centro del dibattito tra l’esecutivo e le parti sociali sarebbe l’anticipo dell'indicizzazione per la rivalutazione delle pensioni, che era prevista per gennaio 2023 ma che potrebbe essere anticipata già al secondo semestre del 2022. Complicata invece una tassa sugli extraprofitti allargata anche alle aziende non operanti nel settore dell'energia. "Il presidente del Consiglio è impegnato ad avviare un ulteriore approfondimento per capire se la tassa sugli extraprofitti può essere allargata ad aziende che operano in settori diversi da quelli dell'energia. È difficile ma faranno una verifica", ha dichiarato Bombardieri.

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L’incontro con le associazioni del commercio e Pmi

Il premier Mario Draghi ha ricevuto anche i rappresentanti di diverse associazioni del commercio e delle Pmi a Palazzo Chigi. A prendere parte all'incontro Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza cooperative, Federterziario, Confservizi e Confetra. "Interventi mirati per dare respiro ad un Paese in affanno che rischia di dover affrontare un autunno tra i più difficili degli ultimi anni. Gli oltre 14 miliardi del dl Aiuti bis sono risorse importanti ma per essere incisive è indispensabile che non vadano disperse in mille rivoli, priorità a lavoro ed energia”, ha detto il presidente dell'Alleanza delle cooperative, Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone a margine dell'incontro con il Governo, sottolineando che il Pnrr "dovrà essere il principale protagonista della crescita" e indicando quelli che "a nostro avviso devono essere gli ambiti di intervento prioritari". L’Abi ha sottolineato invece al governo le urgenze di  attivare tutte le misure di sostegno finanziario per le imprese e intervenire per ampliare le modalità di compensazione dei crediti di imposta derivanti dal super bonus."Il mercato interno è in calo. C'è bisogno di dare una risposta concreta alle imprese sui beni di largo consumo che non sono solo i beni alimentari ma anche per la cura della casa e della persona su cui grava un'Iva al 22% e non sarebbe male riuscire a lavorare su quello”, ha dettola vicepresidente di Confcommercio, Donatella Prampolini.

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