Elezioni 2022, chi sono i parlamentari che potrebbero dire addio alle Camere
Tra limiti di mandato, taglio dei seggi e addii volontari, sono molti gli esponenti di vari partiti che potrebbero non tornare in Aula dopo le elezioni del 25 settembre. Dal Pd al Movimento Cinque Stelle e Forza Italia: tutti i nomi
Limiti di mandato, addii volontari, taglio dei parlamentari. Le Camere rinnovate dopo le elezioni del prossimo 25 settembre non vedranno più volti noti, alcuni storici, della politica italiana. Dal Pd al Movimento Cinque Stelle: ecco chi sono
GUARDA IL VIDEO: Come potrebbe essere il nuovo Parlamento: le simulazioniIL TAGLIO DEI PARLAMENTARI – Il voto di settembre sarà innanzitutto il primo che vedrà eletto un numero ridotto di parlamentari. Attualmente i seggi sono 630 alla Camera dei Deputati e 315 al Senato. Dalla prossima tornata Montecitorio ospiterà 400 deputati e Palazzo Madama 200 senatori, senza contare quelli a vita. Per una questione di numeri, molti esponenti di vari partiti non potranno quindi essere rieletti
Verso il voto, lo speciale di Sky TG24ADDII VOLONTARI – Aveva già annunciato lo scorso anno che non si sarebbe più candidato Pierluigi Bersani, attualmente deputato con Articolo Uno. Si chiuderebbe così una carriera politica iniziata negli anni ’80 tra le file del Partito Comunista
Pnrr, a rischio una tranche di fondi per le elezioniSecondo alcune indiscrezioni – riportate ad esempio dal Corriere della Sera - non si ricandiderà nemmeno Roberto Giachetti, di Italia Viva
Salvo il "vitalizio" dei parlametari, anche a Camere sciolteI LIMITI DI MANDATO – Di tetto al numero di mandati si parla spesso per il Movimento Cinque Stelle, che ha fatto della regola uno dei suoi cavalli di battaglia in virtù della trasparenza delle istituzioni. Anche altri partiti – seppur più propensi a concedere deroghe - prevedono però limiti simili
Elezioni, i leader politici a "Confronto" negli studi di Sky TG24Per i pentastellati vale il limite di due mandati, a cui non si transige. Lo ha ribadito in vista delle elezioni qualche giorno fa il fondatore Beppe Grillo. Tra chi, stando alle regole, dovrà lasciare i palazzi delle istituzioni romane ci sono anche grandi nomi. Si va dal presidente della Camera, Roberto Fico, agli ex ministri della Giustizia e dei Trasporti, Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli
IL SONDAGGIO QUORUM/YOUTREND PER SKY TG24In casa Cinque Stelle dovrebbero lasciare i seggi anche il capo politico ad interim tra il 2020 e il 2021 Vito Crimi (in foto); la senatrice Paola Taverna; il presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera Giuseppe Brescia; il deputato Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri nel governo Conte II; la ministra della Salute nel governo Conte I, Giulia Grillo
GUARDA TUTTI I VIDEO SULLA CRISI DI GOVERNOPer il Pd il limite è fissato a tre mandati. Non è però una regola ferrea: sono molti i parlamentari che lo hanno già superato. Se si rispettasse, dopo le elezioni non tornerebbero in Aula esponenti come l’ex ministra della Difesa Roberta Pinotti (in foto), ormai al quinto incarico, e l’ex segretario di partito Piero Fassino, giunto al sesto come l’ex ministra per i Diritti le Pari Opportunità Barbara Pollastrini
Per gli azzurri di Forza Italia c’è invece un limite di quattro mandati. Lo hanno superato l’ex presidente del Senato Renato Schifani e l’ex ministra Stefania Prestigiacomo
C'è chi poi è in cerca di una nuova collocazione, come gli attuali ministri per gli Affari regionali e della Pubblica Amministrazione, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta. Hanno lasciato Forza Italia in polemica con la scelta di non votare la fiducia al discorso di Draghi in Senato la scorsa settimana