Politica
Voto fiducia, da Meloni a Letta: le parole dei leader politici
Il centrodestra di governo si era detto disponibile a 'nuovo patto', ma senza M5S. Poi ha deciso di non votare la fiducia posta sulla risoluzione presentata dal senatore Pierferdinando Casini. Gelmini: 'Voltate le spalle agli italiani, lascio Fi'. Letta: 'In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l'Italia'. I senatori pentastellati si sono dichiarati 'presente non votante' durante la chiama
Il premier Mario Draghi ha detto al Senato di essere disposto a proseguire alla guida dell'esecutivo soltanto se le forze politiche si fossero rese disponibili per "ricostruire da capo" un patto di governo "con coraggio, altruismo, credibilità". È stata posta la fiducia sulla risoluzione presentata dal senatore Pierferdinando Casini. Una risoluzione di due righe: "Il Senato, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, le approva". Lega, Fi e M5S non hanno votato. Il Senato ha confermato la fiducia al governo con 95 voti a favore e 38 contro
"Non la votiamo. La risoluzione di Casini? Certo che non la votiamo", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. Il Carroccio aveva presentato una propria risoluzione, chiedendo "un governo profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione". Più tardi Salvini ha aggiunto: “Draghi e l’Italia sono state vittime, da giorni, della follia dei 5Stelle e dei giochini di potere del Pd. L’intero centrodestra era disponibile a proseguire senza i grillini, con Draghi a Palazzo Chigi e con un governo nuovo e più forte. Il Pd ha fatto saltare tutto”
In giornata il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo aveva detto: "Noi ci siamo se si tratta di fare una nuova maggioranza, senza M5S, e se serve ricostituire un nuovo governo". Nel pomeriggio la nota del centrodestra: "La decisione del M5S ha rotto il patto di fiducia che era alla base del governo di unità nazionale. Il cdx di governo è disponibile a un 'nuovo patto' soltanto con un nuovo governo, guidato ancora da Draghi, senza il M5S e profondamente rinnovato". Poi la decisione di non votare la fiducia