Affluenza referendum, dal boom sul divorzio al flop sulla giustizia: la classifica
Nella lunga storia referendaria nell’Italia repubblicana, i primi quesiti abrogativi hanno avuto una grande partecipazione con affluenze boom dell’87,7% per il referendum sul divorzio nel 1974, dell’81,2% per il finanziamento pubblico ai partiti (1978) e per l’aborto nel 1981. Le percentuali sono scese nei decenni e negli ultimi anni spesso non ci si è neanche avvicinati al quorum, come nel caso dei 5 quesiti sulla Giustizia per cui si è votato il 12 giugno 2022
Nella storia dell’Italia repubblicana i referendum hanno avuto un peso molto rilevante per questioni che hanno profondamente segnato il nostro Paese. Nel corso dei decenni è però cambiata molto la partecipazione alle urne degli italiani. Ecco la classifica dei referendum per affluenza: dai boom dei primi quesiti abrogativi ai numerosi quorum non raggiunti degli ultimi anni
GUARDA IL VIDEO: Referendum giustizia, cosa chiedevano i 5 quesiti12 e 13 maggio 1974 - Si svolge il referendum per l’abrogazione della legge Fortuna-Baslini, con la quale era stato introdotto in Italia il divorzio. L'affluenza fu dell'87,7%, la più alta di sempre nella storia dei referendum. Vinse il “No” con il 59.3% (Nella foto: Aldo Moro al seggio)
Referendum in Italia, dal primo nel 1946 al 2022: i precedenti della storia repubblicana11 e 12 giugno 1978 - I due referendum, sull’abrogazione della legge Reale, che riguarda le norme restrittive in tema di ordine pubblico, e sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, raggiungono un'affluenza dell'81,2%. In entrambi i casi vince il “No”
Referendum costituzionale, abrogativo e consultivo: le differenze17 e 18 maggio 1981 – Furono cinque i referendum uniti in una sola tornata: abrogazione della legge Cossiga, concepita per affrontare l'emergenza terrorismo negli anni Settanta; abolizione dell’ergastolo; abolizione delle norme sulla concessione del porto d'armi; abrogazione di alcune norme della legge 194 sull'aborto per renderne più libero il ricorso; abrogazione di alcune norme della legge 194 sull'aborto per restringerne i casi di liceità. L'affluenza fu altissima e raggiunse il 79,4%. In tutti e cinque i casi vinse il “No”
Referendum Giustizia, sì avanti in tutti i quesiti ma niente quorum, affluenza al 20,9%9 e 10 giugno 1985 – Affluenza del 77,9% per il referendum abrogativo sull’abolizione della norma che comportava un taglio dei punti della “scala mobile” (uno strumento economico volto ad indicizzare automaticamente i salari in funzione degli aumenti dei prezzi di alcune merci, al fine di contrastare la diminuzione del potere d'acquisto dovuto all'aumento del costo della vita). Vinse il “No”
18 e 19 aprile 1993 – Per gli 8 referendum del 1993 si raggiunse un'affluenza tra il 76,8 e il 77% a seconda del quesito. Si votava per abrogazione norme sui controlli ambientali effettuati per legge dalle Usl; Abrogazione pene per detenzione a uso personale di droghe leggere; abolizione finanziamento pubblico ai partiti; abrogazione norme per nomine ai vertici di banche pubbliche; abrogazione norme della legge elettorale del Senato per introdurre il maggioritario uninominale; abrogazione legge che istituisce 3 ministeri. Vinse il “Sì”
4 dicembre 2016 – Con un balzo temporale si arriva a uno dei pochi referendum recenti che ha mobilitato affluenze importanti. È stata del 65,47% (contando anche i voti dall'estero) per il referendum costituzionale sulla riforma “Boschi – Renzi” su: “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”. Vinse il “No” con il 59.12%
8 e 9 novembre 1987 – Affluenza del 65,1% per quello che è ricordato come il "referendum sul nucleare". In realtà si votava per cinque quesiti abrogativi che andavano anche dalle norme limitative della responsabilità civile per i giudici all'abolizione della commissione inquirente e trattamento dei reati ministeriali. In tutti i quesiti vince il “Sì”
11 giugno 1995 – L'accorpamento di 12 referendum, tra cui il più celebre era quello per l'abrogazione della norma che definisce pubblica la Rai (vince il “Sì”), ebbe affluenze diverse tra i singoli quesiti che variarono tra il 57,2% e il 58,1%
12 e 13 giugno 2011 – Il recente "referendum per l'acqua pubblica" faceva parte di una tornata con 4 quesiti (c'erano anche energia nucleare e legittimo impedimento). Si raggiunse un'affluenza intorno al 54,8%. In tutti i casi vinse il “Sì”. Qualche anno prima, il 25 e 26 giugno 2006, il referendum costituzionale sulla modifica della parte II della Costituzione (Devolution Camere) arrivò al 52,4% di affluenza
21 e 21 settembre 2020 - In questa classifica l'ultimo altro referendum che ha raggiunto il quorum è quello costituzionale del 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari, con le modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione. C'è stata un’affluenza del 51,12% e il SI ha vinto con il 69,96% delle preferenze
Referendum sul taglio dei parlamentari, ha vinto il "Sì"18 aprile 1999 - Si fermò al 49,6% (sotto il quorum) il referendum sull’abolizione della quota proporzionale nelle elezioni della Camera dei deputati. Qualche anno prima, il 3 e 4 giugno 1990, ottenne circa il 43% il referendum abrogativo su disciplina della caccia; abolizione della possibilità per il cacciatore di entrare liberamente nel fondo altrui; abrogazione dell'uso dei fitofarmaci nell'agricoltura. Questo fu il primo caso nella storia referendaria d’Italia in cui non venne raggiunto il quorum
7 ottobre 2001 – Il primo referendum costituzionale nella storia della Repubblica, la modifica al titolo V della parte seconda della Costituzione, non prevedeva il quorum. Ci fu un'afflenza del 34,05% e vinse il “Sì” con 64.2%. L'anno prima ci furono 7 referendum abrogativi (tra cui quello per abrogare l'articolo 18 dallo Statuto dei lavoratori) ma l'affluenza arrivò intorno al 35% e non fu raggiunto il quorum
17 aprile 2016 – Andò male anche il referendum sull’abrogazione della norma che prevede che le concessioni già in essere per l'estrazione di idrocarburi in zone di mare (entro le 12 miglia marine) siano estese fino al termine della vita utile del giacimento. Ci fu un'affluenza del 31,18%. Quorum non raggiunto, così come per i 7 referendum del 15 giugno 1997 (tra cui carriere dei magistrati e abolizione Ordine giornalisti). Qui l'affluenza fu intorno al 30,2%
15 giugno 2003 – Si fermò al 25,5% l'affluenza al referendum abrogativo su: estensione a tutti i lavoratori del diritto al reintegro nel posto di lavoro per i dipendenti licenziati senza giusta causa; abrogazione dell'obbligo per i proprietari terrieri di dar passaggio alle condutture elettriche sui loro terreni. Più o meno stessi risultati (intorno al 25,5% di votanti) ottenne il referendum del 12 e 13 giugno 2005 sulla procreazione assistita
21 e 22 giugno 2009 – Infine, i risultati di partecipazione più bassi sono stati quelli per i 3 quesiti sulla legge elettorale del 2009 (non si superò il 24% di affluenza). Ma l'affluenza peggiore di tutti i tempi è stata quella dei 5 referendum sulla Giustizia per cui si è votato il 12 giugno 2022. Solo il 20,9% degli aventi diritto si è recato alle urne
Referendum 12 giugno: ecco spiegato in breve su cosa si vota scegliendo il sì o il no