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Draghi: "Investire nella scuola, i giovani sono al centro dell'azione di governo"

Politica

Il presidente del Consiglio ha visitato a Bari l'Its Cuccovillo. Agli studenti ha ribadito l'importanza degli investimenti sull'istruzione: "Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette al centro voi e i vostri coetanei. Per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr e che nelle prossime settimane coinvolgerà tutto il Governo"

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha visitato a Bari l'Its Cuccovillo. Durante il suo discorso ai giovani studenti ha detto: "Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall'idealismo e dedizione dei giovani. Penso ai giovani diplomatici di Tripoli, ai medici e infermieri di Bergamo, ai campioni dello sport. Ma anche ai tanti che mi scrivono per raccontare paure e ambizioni. Con voi prendo un impego: dopo anni in cui l'Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell'azione di governo". Durante il discorso Draghi ha ribadito l’intenzione del governo di mettere al centro i giovani e la scuola:  "Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l'Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti", ha dichiarato. 

"Un'accoglienza straordinaria"

"È stata una visita bellissima, è stato bellissimo, i ragazzi sono pieni di calore, un'accoglienza straordinaria", ha commentato il presidente dopo la visita. "Il vostro istituto, grazie ai suoi risultati, è un punto di riferimento per la Puglia e per gli Istituti tecnici superiori d'Italia. Grazie anche alla formazione tecnica e scientifica di alto livello, questo distretto è diventato un'eccellenza internazionale per la meccatronica. Rappresenta un Mezzogiorno coraggioso e all'avanguardia, in cui convivono i grandi investimenti esteri e le piccole e medie imprese che vogliono crescere, competere, innovare".

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"Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Piano. Investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its. Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0", ha spiegato il premier. "Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali. I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro", ha detto Draghi.

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Il premier ha poi aggiunto: "Qui, come in altri Istituti, avete dimostrato di saper preparare il futuro. Ogni giorno vi confrontate con lo sviluppo e con il progresso. Imparate a conoscere da vicino le macchine che migliorano la sicurezza nei trasporti o che analizzano i dati sanitari. Toccate con mano quanto la capacità produttiva sia importante per le vite delle persone. E quanto l'innovazione possa fare la differenza in un territorio". A livello nazionale i tassi di occupazione tra i diplomati Its sono molto elevati, ha indicato Draghi: “Il 92% trova un lavoro coerente con il proprio percorso di studi. Questo successo è reso possibile da un'offerta formativa che punta sui settori più innovativi. E che, anche grazie ai contatti con l'industria, risponde alle esigenze delle imprese e dei territori".  

“Il compito dei giovani è trasformare l’Italia”

Il premier ha poi rivolto un invito ai giovani studenti, incaricandoli del ruolo fondamentale di riformare il nostro Paese: “A voi giovani spetta il compito di trasformare l'Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e - perché no - un pizzico di incoscienza", ha detto Draghi.

“Necessario rimuovere ostacoli al talento femminile”

La riforma degli Its, attualmente all'attenzione del Senato dopo l'approvazione alla Camera, ha come scopo quello di “allineare la formazione tecnica superiore alle aree tecnologiche del futuro, come la mobilità sostenibile e le biotecnologie”, ha spiegato Draghi. L’intento è approvarla nel 2022, insieme alla riforma degli istituti tecnici e professionali. “Tra le nostre priorità, c'è quella di colmare i divari di genere. A oggi, solo il 28% dei diplomati Its sono donne", ha sottolineato il premier. "È nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola". "Inoltre - ha aggiunto - dobbiamo incrementare il numero di iscritti Its al Sud. L'istruzione tecnica all'avanguardia è essenziale per ridurre la disoccupazione giovanile, che nel Mezzogiorno è molto più alta della media italiana ed europea. Il processo di convergenza tra Nord e Sud è fermo da decenni". "Investire negli Its, e più in generale in istruzione, ricerca e trasferimento tecnologico - ha concluso - può contribuire a farlo ripartire. E per riuscirci, dobbiamo copiare le esperienze virtuose, come quella del vostro istituto".

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