M5S, Grillo: "Sospeso voto su direttivo, mediazione su Statuto"

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L'annuncio del Garante: "Ho deciso di individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità". In giornata il reggente Vito Crimi aveva dato l'ok alla consultazione sul direttivo, pubblicando però l'avviso sul nuovo blog

La votazione sul comitato direttivo "è sospesa". E' quanto annuncia Beppe Grillo: "Oggi - scrive - ho ricevuto dai gruppi parlamentari una richiesta di mediazione in merito agli atti che dovranno costituire la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle (Statuto, Carta dei valori, Codice Etico). Ho deciso quindi di individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità". 

L'annuncio di Grillo arriva al termine di una giornata che aveva registrato, tra l'altro, un'altra comunicazione, quella del reggente Vito Crimi, sul nuovo sito del Movimento 5 Stelle, Movimento5stelle.eu. "Cari iscritti - aveva scritto Crimi - come richiesto dal Garante, Beppe Grillo, è indetta la votazione per il Comitato Direttivo del M5s. Nei prossimi giorni saranno pubblicate le modalità e i tempi di presentazione delle candidature attraverso la nuova piattaforma di gestione degli iscritti e le date di svolgimento delle votazioni sulla nuova piattaforma di voto". Un nuovo strappo nei confronti di Grillo, con il Comitato di Garanzia che ieri aveva modificato il regolamento togliendo le operazioni di avvicinamento al voto - che si terrà su Sky Vote - dal blog delle Stelle.

La votazione sulla piattaforma scelta da Conte

Crimi aveva così risposto all'ultimatum lanciato da Grillo che - prima della decisione comunicata in serata - aveva chiesto di poter procedere alla votazione del direttorio a 5. A sorpresa Crimi aveva però annunciato a Grillo che la votazione sarebbe potuta avvenire ma non su Rousseau, come chiesto dal Garante, ma su Sky Vote, la piattaforma di voto che aveva scelto Giuseppe Conte dopo la migrazione dei dati degli iscritti dal sito dell'associazione di Davide Casaleggio. La decisione era arrivata dopo che un gruppo di eletti 5 Stelle "ortodossi", tra cui figura la consigliera regionale laziale Francesca De Vito, il consigliere napoletano ed ex candidato sindaco Matteo Brambilla e la ex probivira Raffaella Andreola, aveva diffidato il Comitato di garanzia, il suo presidente e i suoi membri, "a porre in essere quanto necessario per procedere" alla votazione su Rousseau. Riservandosi anche di "adire le competenti sedi giudiziarie, anche in via risarcitoria, per lesione dei diritti associativi e politici dei sottoscritti, in caso di inottemperanza".

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