È morto di Covid Franco Marini, l'ex presidente del Senato aveva 87 anni

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Una vita in politica, è stato anche segretario della Cisl dal 1985 e 1991. Tra gli incarichi ricoperti, quello di ministro del Lavoro del governo Andreotti VII, di segretario del Partito popolare italiano dal 1997 al 1999 ed europarlamentare

È morto a causa di complicazioni legate al Covid Franco Marini, sindacalista e politico di lungo corso. È stato segretario generale della Cisl ) dal 1985 al 1991, ministro del Lavoro del governo Andreotti VII, tra il 1991 e il 1992, e presidente del Senato dal 2006 al 2008. È stato anche segretario del Partito popolare italiano dal 1997 al 1999 ed europarlamentare. A inizio gennaio era risultato positivo al coronavirus ed era stato ricoverato all'ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. A dare la notizia della sua morte il politico Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito popolare italiano, su Twitter: “Uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera". Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "È stato esempio di  un impegno politico onesto" (IL CORDOGLIO DELLA POLITICA).

La presidenza del Senato

Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, Marini fu scelto come candidato alla presidenza del Senato, sfidante dell'altro candidato espresso dalla Casa delle Libertà, il senatore a vita Giulio Andreotti. Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana. Nel suo discorso di insediamento Franco Marini volle richiamare i suoi colleghi all'unità dichiarando: "sarò il presidente di tutti voi con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell'opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare, che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese."

 

La possibile elezione a capo dello Stato

Il 21 febbraio del 2007, dopo le dimissioni del governo guidato da Romano Prodi, era stato indicato come possibile nuovo Presidente del Consiglio di un eventuale governo tecnico. Tuttavia, pochi giorni dopo il governo Prodi si ripresentò alle camere incassando nuovamente la fiducia. Il 30 gennaio 2008 dopo la caduta del governo Prodi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferì un mandato esplorativo per formare un governo, Marini accettò ma dopo quattro giorni rimise l'incarico nelle mani del capo dello Stato.

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Il messaggio di Mattarella

"La morte di Franco Marini mi addolora profondamente", si legge nella nota di Mattarella dedicata all'ex senatore. "Rivolgo un pensiero di grande vicinanza ai familiari e a quanti hanno condiviso con lui percorsi di vita e ideali. Franco Marini", prosegue, "è stato un eminente esponente della Repubblica. Espressione del mondo del lavoro portò le istanze dei lavoratori italiani sino alla più alta carica alla quale venne eletto, quella di Presidente del Senato". "Non dimenticò mai - sono le parole di Mattarella - le battaglie sociali che hanno costantemente caratterizzato la sua vita. In essa possiamo leggere l'ansia di riscatto delle popolazioni delle periferie del Paese, il contributo alla modernizzazione dell'Italia nel segno del progresso. Dalla Cisl alle istituzioni, da Ministro del Lavoro poi nel Parlamento, poi nella responsabilità di Segretario del Partito Popolare Italiano: il suo contributo, in una fase di transizione della società italiana, è sempre stato connotato dalla intransigente difesa delle ragioni dei più deboli: credeva fermamente nella loro funzione. È stato esempio di un impegno politico onesto e autentico".

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