Nelle prossime ore al Colle i presidenti di Camera e Senato; giovedì mattina Gruppo per le Autonomie e gruppo Misto; giovedì pomeriggio Italia Viva-Psi, Liberi e Uguali e Partito Democratico; venerdì pomeriggio Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Movimento Cinquestelle. Il premier: "Paese richiede prospettiva chiara". Pd, M5S e Leu fanno quadrato attorno al presidente del Consiglio, mentre Italia Viva resta compatta.
Meloni (Fdi): diremo al Colle mai con Conte
"Non c'è nessuna possibilità che il centrodestra appoggi Conte: questo diremo al Colle". Lo afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni in diretta Fb.
Marcucci (Pd): no a veti su Conte ma neanche su Iv
"Il nostro giudizio sull'operato di Conte è complessivamente positivo, riteniamo che il Paese abbia bisogno di risposte in tempi rapidi a questa crisi perché ha bisogno di un governo stabile, che abbia un mandato di legislatura con un programma chiaro. Io credo che il confronto debba essere ampio, senza veti, e sulle cose: Recovery, campagna vaccinale, emergenza economica, rilancio della nostra economia, lavoro. Ci sono le condizioni per chiudere" la crisi "in tempi rapidi". Lo ha detto il capogruppo Dem al Senato Andrea Marcucci, rispondendo alle domande dei cronisti fuori da Palazzo Madama. Iv va recuperata alla maggioranza? "Quando dico che non ci devono essere veti - ha aggiunto - intendo che si deve aprire un confronto a tutte le forze politiche, in particolare a quelli che hanno dato vita alla maggioranza che ci ha governato sino a qui e anche ad altre forze che possono nascere in Parlamento. Se si dice che i veti non ci devono essere non devono esserci né nel confronto con tutti né ad escludere qualcuno, non devono esserci sia nei singoli ruoli che nella componente politica".
Maie-Italia 23 resta componente, ancora no gruppo
Non si è ancora arrivati alla costituzione di un gruppo autonomo Maie-Italia 23 che resta una componente del Misto a palazzo Madama. Lo si apprende da fonti parlamentari al termine della riunione del Maie. Per creare un gruppo, che abbia il simbolo presentato alle elezioni, servono almeno 10 senatori. Un numero che, stando a quanto si apprende, non sarebbe stato ancora raggiunto.
Meloni (FdI): c'è finestra per andare al voto
"C'è la possibilità che il capo dello stato sciolga le camere prima del semestre bianco. La finestra è questa. A luglio non ci sarà più questa opportunità. Noi andremo compatti al Colle perchè il centrodestra può dare al Paese un governo adeguato". Lo afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni in diretta Fb.
Bellanova (Iv): no veti su Conte ma non c'è solo suo nome
"Non poniamo veti ma non subiamo veti. Per noi è dirimente il programma con cui si vuole governare questo Paese. Per quanta riguarda i nomi, c'è Conte ma non c'e' solo lui". Lo ha detto Teresa Bellanova di Iv, ai microfoni di Vivavoce su Radio 1. "Il punto non e' chi deve dirigere questa fase ma come devono essere impegnate le risorse del Paese. Noi auspichiamo che si riparta dal perimetro della maggioranza, allargandola se ci sono le condizioni, rimettendo però al centro i temi", ha aggiunto.
Crisi di governo: Conte ter, elezioni o unità nazionale? Quali sono le posizioni dei partiti
Dopo le dimissioni del premier, iI presidente della Repubblica dà il via alle consultazioni. Pd, M5s e Leu sostengono il premier dimissionario. Incerta la posizione di Italia Viva. Atteso un vertice nel centrodestra, Fdi chiede di andare al voto. Forza Italia chiede governo di unità nazionale o ritorno alle urne. L'APPROFONDIMENTO
De Poli (Udc): ci affidiamo a saggezza Mattarella
"Siamo e restiamo convintamente nel Centrodestra. La linea dell'UDC non cambia. Diciamo NO a governi creati in laboratorio e con maggioranze raccogliticce. Abbiamo a cuore il bene degli italiani. I cittadini stremati dalla crisi aspettano risposte. Ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Così il senatore Udc e presidente nazionale dello Scudo crociato, Antonio De Poli che, nel pomeriggio, ha preso parte al vertice del Centrodestra alla Camera.
Cgie: italiani all'estero confidano in Mattarella
"Gli italiani all'estero guardano con attenzione a quanto accade in Italia, confidando nella saggezza del presidente della Repubblica Mattarella come riferimento per traghettare il Paese fuori da questo momento di impasse". Lo ha dichiarato oggi Michele Schiavone, segretario generale della CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, aprendo i lavori del primo degli incontri - oggi dedicato all'internazionalizzazione - in preparazione della IV Assemblea plenaria della Conferenza Permanente Stato - Regioni - Provincie Autonome - CGIE, che si terrà appena le condizioni sanitarie lo permetteranno. Secondo Michele Schiavone, "le rimesse delle comunità italiane all'estero - oltre sei milioni di persone se contiamo solo quelle regolarmente registrate all'Aire - rappresentano ancora un potenziale importante per l'economia italiana: stando a uno studio che CGIE è in procinto di avviare con il Cnel, l'apporto economico arriverebbe a rappresentare fino al 10% del Pil italiano".
Marcucci (Pd): maggioranza Ursula? Possibilità remota
Una maggioranza "Ursula" con Forza Italia? "La vedo come una possibilità molto remota, se devo essere sincero". Così risponde Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, parlando con i cronisti fuori da Palazzo Madama.
Marcucci (Pd): Conte non a tutti costi ma buonsenso porta a lui
"Per noi oggi l'ipotesi sul campo è reincaricare Conte, vedremo le indicazioni che daranno gli altri partiti e soprattutto ci atterremo alle indicazioni del capo dello Stato". Lo dice Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, interpellato dai cronisti fuori da Palazzo Madama. A chi gli domanda se sia 'Conte a tutti i costi', risponde: "Non c'è un Conte a tutti i costi: io dico che il buonsenso ci deve guidare e ci guida oggi in quella direzione", aggiunge.
Crisi di governo, Currò (M5s): si proceda comunque a rinvio cartelle
"Occorre procedere, nonostante l'inspiegabile evolversi della crisi, all'emanazione di provvedimenti inderogabili come il rinvio delle cartelle esattoriali, senza il quale da lunedì gli atti del fisco ricominceranno a partire". Lo afferma il deputato M5S Giovanni Currò, Vice presidente della Commissione Finanze. "È possibile e necessario che il Governo, anche se dimissionario, vari decreti sulle misure economiche più attese ed urgenti che costituiscono atti immediatamente esecutivi che non comportano attività politica - prosegue Currò - e che, partendo dal necessario rinvio delle cartelle esattoriali, possa concludersi con l'auspicata introduzione di una vera e propria Rottamazione, per non far ricadere sui cittadini ulteriori conseguenze negative di una crisi politica imprudente e che nessuno riesce a capire" "Noi continuiamo a lavorare con caparbietà e determinazione senza staccare mai gli occhi dalla realtà, sempre accanto a lavoratori e lavoratrici, imprenditori e famiglie, che stanno affrontando con coraggio questo momento" conclude.
Conzatti (Iv) a Sky TG24: abbiamo avuto ragione, serviva un reset
"La crisi era sui contenuti, non sulle poltrone. Lo abbiamo sempre detto e dimostrato con i fatti. Ora è tempo di agire uniti il più in fretta possibile. Lo ha detto a SkyTG24 la senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti, segretario della Commissione Bilancio di palazzo Madama. "Era necessario uno stop e un reset. Abbiamo visto che le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti hanno portato ad uno scossone necessario da tempo all'interno della maggioranza, innescando una svolta. Una svolta positiva. Vogliamo ora una maggioranza fortemente europea che affronti le emergenze del Paese: dai vaccini all'economia alle scuole. Italia Viva è un partito che esce coeso ed unito ed ha posto questioni importanti e vere: non abbiamo fatto le bizze , abbiamo fatto politica. Vogliamo portare il Governo a fare di più e meglio", conclude Conzatti.
Crisi di governo, forte preoccupazione da Astoi e turismo organizzato
Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet e Fto-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio esprimono forte preoccupazione per la crisi di governo in atto. In questa fase di instabilità e di incertezza politica, le associazioni del comparto del turismo organizzato auspicano che "le istituzioni abbiano la reale consapevolezza che il settore è in ginocchio e che non è più in grado di sopportare ritardi". Le aziende - rilevano - non potranno superare la crisi se non verranno fornite risposte concrete in termini di progettualità e di visione per il futuro. In qualità di rappresentanti permanenti al "Tavolo di crisi per il Turismo a seguito dell'emergenza Covid" in un documento congiunto, le 5 associazioni avevano già segnalato al Mibact (con cui hanno avuto un incontro anche oggi) la necessità di definire urgentemente una precisa roadmap per risolvere le criticità sull'erogazione dei contributi del Fondo Tour Operator e Agenzie di Viaggio e per l'immediata adozione di interventi di sostegno e rilancio della filiera. Le associazioni inoltre hanno richiesto di procedere, non appena le condizioni politiche lo permetteranno, con un nuovo decreto ministeriale contenente la revisione dei criteri di assegnazione dei contributi.
Drago (Popolo protagonista): mai risposta a mia richiesta per Componente
"Il senatore De Falco ha fatto oggi richiesta di poter realizzare una componente qui in Senato. Io vorrei rendere noto che già da ottobre, nel momento in cui lasciai il M5S, ho fatto io stessa una richiesta per poter creare una componente in Senato con lo strumento giuridico di base di Alternativa Popolare che ha eletto dei parlamentari ed ha 'gareggiato' alle elezioni nazionali del 2018 sia per la Camera che per il Senato. Adesso quindi ri-estendo la richiesta con la certezza che in questa aula come anche in tutto il Parlamento ci siano solo finalità di salvaguardare la democrazia e non altre motivazioni. Quindi attendo, sperando in una risposta più equa". Lo ha dichiarato in aula la senatrice di Popolo Protagonista, Tiziana Drago.
Sondaggi, Demopolis: 40% italiani favorevole a Conte ter
Il 56% degli italiani ritiene "inopportuna in un frangente come quello attuale" l'apertura di una crisi di governo. È uno dei dati del sondaggio realizzato nelle ultime 48 ore per Radio1 Rai dall'Istituto Demopolis. Secondo questa indagine per superare la crisi, il 40% degli italiani "opterebbe per un nuovo Governo Conte, con un rafforzamento della squadra di ministri". Mentre uno su 5 propenderebbe "per un Esecutivo a maggioranza più larga guidato da un Premier diverso da Conte". Favorevole ad un rapido ritorno al voto si dichiara circa un terzo degli intervistati. Tuttavia la disponibilità alle elezioni si differenzia in base alla collocazione politica degli elettori: a volere le Elezioni e subito è il 74% di chi vota Fratelli d'Italia e poco meno dei 2/3 degli elettori della Lega; più perplessi i simpatizzanti di FI. Marginale si rivela la preferenza per un ritorno alle urne tra gli elettori dei partiti di maggioranza: vorrebbe andare al voto il 7% di chi vota il M5s e il 5% degli elettori del Pd. Se si tornasse oggi alle urne, sempre secondo il sondaggio Demopolis, la Lega sarebbe primo partito con il 23%, il Pd si attesterebbe al 20,2%. FdI otterrebbe poco più del 17%, il M5s il 15%. FI sarebbe all'8,8% , al 3,8% la Sinistra di LeU; sotto la soglia del 3%, necessaria per l'ingresso in Parlamento, resterebbero oggi Azione, Italia Viva ed altri partiti minori. I 3 principali partiti del Centrodestra otterrebbero il 49% con un netto vantaggio sull'area di Centro Sinistra che sostiene il Governo e che raggiungerebbe con il M5s il 39%. Nota informativa: l'indagine è stata realizzata dall'Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 23 al 25 gennaio 2021, per la Rai, su un campione stratificato di 2.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
Crisi di governo, maggioranza alla Camera sale a quota 324, Senato fermo 157
Sale a quota 324 il numero dei voti su cui potenzialmente può contare alla Camera Giuseppe Conte, con il passaggio di Fausto Longo al Maie, una componente del gruppo Misto che ha votato la fiducia lo scorso 18 gennaio. Longo faceva prima parte della componente Popolo Protagonista del gruppo Misto (tre deputati alla Camera più la senatrice Tiziana Drago) che, pur dichiarando interesse alla operazione dei "volenterosi" non aveva votato la fiducia. Longo non aveva partecipato al voto che fece registrare 321 sì. A tale cifra vanno aggiunti 2 deputati di M5s allora assenti perché positivi al Covid, e ora Longo. Al Senato invece non cambiano i numeri, visto che il nuovo gruppo annunciato da De Falco raduna senatori che già hanno votato la fiducia, che il 19 gennaio si fermò a 156 sì, a cui si può aggiungere un senatore di M5s anch'egli assente per Covid. Numeri inferiori alla maggioranza assoluta.
Fipe-Confcommercio: fare presto, a rischio comparto
"Non spetta ad una associazione di categoria entrare nel merito di una crisi di governo. Spetta però a chi ha responsabilità nella rappresentanza e vive a stretto contatto con le imprese di questo Paese, evidenziarne i gravi rischi, con scadenze importanti e urgenti, come gli annunciati provvedimenti emergenziali o la messa a punto del documento sul Recovery Plan, e richiamare al senso di responsabilità le forze politiche, con l'invito a fare presto. Il Paese non può permettersi tatticismi o distrazioni, vista la drammaticità del momento che impone decisioni rapide e contesti stabili. I pubblici esercizi e la ristorazione italiana sono in ginocchio. I danni subiti mettono a repentaglio la tenuta economica dell'intero comparto e il momento drammatico impone il richiamo ai migliori valori del Paese. Vi imploriamo, fate presto!". Questo il commento del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, in merito alla crisi di governo.
Crisi di governo, Periferia Italia: creare ministero per aree interne
"Approfittare della crisi istituzionale in atto per creare un ministero ad hoc per le periferie e le aree interne". Questo è quanto chiede Antonio Tedeschi, segretario di Periferia Italia, nuovo soggetto politico nato con l'obiettivo di sviluppare iniziative volte a dare voce ai territori emarginati e alle popolazioni che in esse risiedono (www.periferiaitalia.it). "Quasi 4.200 Comuni (ovvero oltre la metà del totale) ricadono nelle aree interne. Questi territori coprono il 60% della superficie nazionale e sono abitati da circa 13 milioni di persone, senza contare i 10 milioni di cittadini che vivono nelle periferie", spiega Tedeschi, evidenziando che "negli ultimi anni abbiamo assistito ad un esodo dalle periferie del Paese verso i centri urbani o verso altri Paesi, con conseguente spopolamento, oltre che una perdita di servizi".
Piazza Affari non crede al voto e chiude in rialzo (+1,1%)
Chiusura in rialzo per Piazza Affari. Nel giorno delle dimissioni del premier Giuseppe Conte l'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in progresso dell'1,15% a 21.987 punti, con gli investitori che continuano a considerare improbabile il voto anticipato e confidano nella rapida formazione di un nuovo governo.
Fedeli (Pd): garantire esecutivo europeista a guida Conte
"La responsabilità che oggi il Paese ci chiede è di fare presto e bene per chiudere la crisi e creare le condizioni per garantire i ristori attesi dai settori più in difficoltà e una rapida, piena e seria attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza". Così in una nota la senatrice Pd Valeria Fedeli. "Da questo punto di vista - aggiunge - possiamo e dobbiamo avere piena fiducia nella sapienza istituzionale del presidente Mattarella nel guidare al meglio questa fase politica e costituzionale. Alla classe politica e ai partiti spetta il dovere, e su questo si misurerà la sua qualità, di mettere al centro quello che è oggi l'interesse principale e generale del Paese: un patto di legislatura fondato su una maggioranza larga in grado di condividere gli obiettivi per la ripresa nazionale. Non è questo il tempo dei veti. Il perimetro di questa maggioranza, che ha e deve avere in Giuseppe Conte il suo punto di equilibrio, è stato già indicato e deve includere tutte le forze europeiste, liberali e progressiste rappresentate in Parlamento".