La decisione del premier dopo che in giornata si è recato al Quirinale. A seguire sarà la volta di Palazzo Madama, dove i numeri sono a rischio. Renzi: "Non voteremo la fiducia". Il primo voto sullo scostamento sarà invece mercoledì 20 alle 16, sempre a Montecitorio. Di Maio: "Non vedo altre opzioni oltre a Conte". Ma nel Movimento 5 stelle spunta una fronda di 13 eletti che chiedono 7 condizioni al governo. Salvini: "Ho chiesto a Mattarella di fare in fretta"
Mulè: Conte non può sfuggire a Camere
"La situazione è paradossale. Il presidente Conte non può continuare a celare una crisi di governo e sfuggire alle Camere. C'è una caccia imbarazzante di Pd e 5stelle a presunti responsabili che preferisco chiamare transfughi, pronti a fare da stampella a un governo già clinicamente morto. Stanno trattando le istituzioni come un circolo della bocciofila. Il presidente Conte deve parlamentarizzare la crisi e metterla sui binari istituzionali, subito dopo, quando il presidente della Repubblica prenderà atto che non c'è più una maggioranza formata da Pd e 5stelle vedrà se c'è una strada alternativa. Secondo noi quello del centrodestra sarebbe il governo in grado di curare e far ripartire il Paese, con persone giuste e idee chiare. Non abbiamo alcun problema a prenderci la responsabilità di guidare il Paese". Lo dichiara Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo a Tgcom24.
Gualtieri: da Italia Viva una dannosa perdita di tempo
"Una dannosa perdita di tempo". Così il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, giudica l'uscita di Italia Viva dalla maggioranza di governo: Gualtieri si è soffermato sui costi economici visti oggi in un'asta di titoli di Stato, "un effetto piccolo perché è un'asta piccola, ma ci dice che occorre anzitutto proseguire il lavoro indispensabile, che non può avere soste, di sostegno all'economia e contrasto alla pandemia". Il ministro ha messo l'accento sulle reazioni "di sconcerto" dei partner internazionali ed europei: "ci dicono, ma come, l'Italia si è battuta per ottenere dall'Europa il più grande piano europeo, un piano storico, ora deve tradurlo in pratica, e voi in questo momento vi mettete a fare una crisi di governo? le responsabilità sono evidenti, prendiamo atto di questo".
Crisi di governo, Provenzano: Iv apre la crisi per attaccare il Pd
"Questa crisi è un attacco alla linea del Pd, di ieri, di oggi e di domani. Che arriva nel momento in cui si stava avviando un tentativo di mediazione e si modificava radicalmente il Recovery, il documento fondamentale per il rilancio del Paese e del Governo". Lo avrebbe detto, stando a quanto si apprende, il ministro Peppe Provenzano nel corso dell'ufficio politico del Pd: "Entrambe queste cose sono avvenute negli ultimi giorni grazie al Pd. E forse, al di là di Conte, è proprio questo protagonismo quello che IV vuole mettere in discussione", aggiunge Provenzano.
Gualtieri: ci sarà passaggio parlamentare, Pd è con Conte
"Vengo da una riunione del comitato politico del mio partito, è chiaro che noi sosteniamo il presidente del Consiglio Conte, questi sono i paletti della nostra azione". Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. " È inevitabile - ha detto Gualtieri - che ci sarà un passaggio parlamentare, è giusto che il Parlamento sia protagonista di questi passaggi dove il nostro lavoro sarà sempre mirato ad assicurare l'azione di governo necessaria al Paese in un momento così difficile".
Crisi di governo, eventuale interim solo per ministero Agricoltura, Famiglia è delega
Le dimissioni delle due ministre di Iv, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, dai ministeri dell'Agricoltura e della Famiglia, hanno effetti diversi l'una dall'altra dal punto di vista procedurale. Il dicastero di Teresa Bellanova è infatti un ministero con portafoglio, mentre quello di Elena Bonetti è una delega del presidente del Consiglio che viene affidata a un ministro senza portafoglio. Se dunque Giuseppe Conte volesse assumere l'interim, lo farebbe solo per l'Agricoltura mentre per la Famiglia dovrebbe solo ritirare la delega.
Crisi di governo, Rosato: da Conte aspettiamo iniziativa per ricucire
"Da Conte ci aspettiamo che prenda un'iniziativa per ricucire la coalizione. Non pensiamo di avere ragione su tutto ma una coalizione non può non avere un progetto. In tante occasioni abbiamo riconosciuto che il premier ha fatto bene. Ora, però, non c'è bisogno di un governo tentennante. Noi ci abbiamo messo il nostro rischio e la nostra faccia. Se poi Conte e la maggioranza non ci vogliono, staremo all'opposizione". Così Ettore Rosato (Italia Viva) poco fa a "Oggi è un altro giorno" su Raiuno. "Capisco i cittadini - afferma Rosato - che si sentono sconcertati, capisco meno i colleghi in Parlamento: la nostra posizione, anche dura, viene dopo mesi in cui abbiamo provato a dire 'bisogna muoversi da questo immobilismo'. Se avessimo guardato ai sondaggi e agli interessi di posti di governo, avremmo fatto tutt'altro. Sono altri che fanno battaglie personali, non noi. Noi abbiamo posto questioni di merito". Sul giudizio di inaffidabilità su Italia Viva, espresso da Nicola Zingaretti, Rosato ha replicato: "Non amo le polemiche ma mi dispiace che Zingaretti dica cose di questo tipo".
Maraio e Nencini (Psi): noi siamo "costruttori"
Chi ha maggiori responsabilità è chiamato ad esercitarle fuoriuscendo dalla logica dei duellanti e tenendo fermo il richiamo del Presidente della Repubblica. Noi siamo tra i costruttori". Così in una nota il segretario del Psi Enzo Maraio e il Senatore Riccardo Nencini che aggiungono: "Avessimo un centro destra a trazione berlusconiana, l'ideale sarebbe un esecutivo di rinascita da oggi a fine legislatura. Gettare le fondamenta della nuova Italia, come avvenne tra il 1944 e il 1947, per affidarsi poi alla sfida elettorale. Non è così, non con Salvini e Meloni che inneggiano a Trump e ritengono l'Europa un pericoloso accidente".
Crisi di governo, Orlando: difficile ricostruire con Italia Viva
"Non è un giudizio personale, è una presa d'atto di quello che purtroppo è successo in questi giorni, in particolare nelle ultime 48 ore. Le conseguenze dovremo trattarle con gli altri, ma credo che sia difficile pensare di ricostruire esattamente sul crinale che si è rotto". Lo ha detto il vice segretario del PD Andrea Orlando rispondendo ai giornalisti che gli domandavano una spiegazione della frase di Zingaretti sulla inaffidabilità di Italia viva.
Crisi di governo, Franceschini: non vergognarsi ricerca maggioranza in Aula
"In questa legislatura sono nati due governi tra avversari alle elezioni e, in un sistema elettorale come il nostro, avverrà spesso. Nel passato il termine responsabili indicava una negatività, non è più così: non siamo più in un sistema bipolare con due poli e due candidati premier in cui il cambio di schieramento veniva giustamente classificato come ribaltone. Siamo in un sistema parlamentare in cui le maggioranze di governo si cercano in Parlamento, apertamente, alla luce del sole e senza vergognarsene. E così sarà anche questa volta". Lo afferma Dario Franceschini nel suo intervento all'ufficio politico del Pd.
Crisi di governo, Conte si reca al Quirinale
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è giunto da pochi minuti al Quirinale
Ascani: Iv ha provocato crisi ingiustificabile
"Quella provocata da Italia Viva è una crisi gravissima e ingiustificabile. Per il metodo, per la mancanza di ragioni di merito, ma anche per il momento in cui si verifica". Cosi' su Facebook la viceministra dell'Istruzione, Anna Ascani. "Ci siamo indignati, giustamente - sottolinea Ascani - quando Salvini ha aperto una crisi in piena estate mettendo a rischio la legge di bilancio; ora viene messo a rischio molto di piu': dal Recovery Fund ai sostegni a imprese e lavoratori, in uno dei momenti piu' difficili della storia del nostro Paese".
Crisi di governo, Franceschini: ricerca responsabili alla luce del sole
"Le maggioranze in un sistema non più bipolare si cercano e si costruiscono in Parlamento, è già avvenuto due volte in questa legislatura, e non c'è niente di male nel dialogare apertamente e alla luce del sole con forze politiche disponibili a sostenere un governo europeista in grado di gestire l'emergenza sanitaria, il recovery e di approvare una legge elettorale su base proporzionale". Lo ha detto Dario Franceschini nel suo intervento all'ufficio politico del Pd in cui ha condiviso appieno la relazione di Zingaretti.
M5s: parlamentarizzare la crisi, Movimento compatto
La crisi dovrà essere "certamente parlamentarizzata" e "il Movimento in questo momento è compatto più che mai". E' quanto emerso nella riunione del capo politico M5s Vito Crimi e la delegazione M5s di governo. Crimi, si apprende, ai presenti ha riferito che "dopo un'azione come quella compiuta ieri da Renzi, dopo le parole usate in particolare contro il presidente Conte, non si può tornare al tavolo con lui" e che "da parte nostra non è mai mancato lo spirito collaborativo, la disponibilità al confronto e la lealtà rispetto agli impegni assunti".
Gualtieri: "Crisi atto di irresponsabilità senza precedenti"
"L'apertura di una crisi di governo nel pieno di una pandemia nel momento in cui occorre varare provvedimenti difficili come quelli varati ieri di contenimento del virus e sostegno all'economia, nel momento in cui si sta finalizzando" il Recovery plan "è un atto di un'irresponsabilità senza precedenti". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ospite di 'Oggi è un altro giorno' su Rai 1.
D''Incà: ""Piena intenzione parlamentarizzare crisi"
"C'è tutta l'intenzione di parlamentarizzare la crisi. Ci sono alcuni passaggi formali, le dimissioni delle ministre non sono ancora arrivate in Parlamento". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà.
Bruxelles segue la crisi da vicino, "attuare il Recovery"
A Bruxelles la crisi politica italiana viene seguita da vicino. L'obiettivo resta l'attuazione del Recovery fund al più presto. E' quanto si apprende nella capitale europea.
Binetti (Udc): "Per me nessuna ipotesi soccorso Conte"
"Da parte mia non c'è nessuna ipotesi di soccorso al premier Conte, potrei andare in soccorso del Paese, ma per farlo bisognerebbe cambiare talmente tante cose in questo governo che considero questa ipotesi irreale". Lo dice a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, la senatrice Paola Binetti del gruppo Forza Italia - Udc. "Nessuno mi ha chiesto di sostenere il governo, ma se me lo avessero chiesto avrei detto di no. Con un governo PD-M5S resterei all'opposizione, l'unico modo in cui si ritrovano i numeri è con un governo di unita' nazionale, per me questa è l'unica possibilità", ha concluso Binetti.
Ronzulli (FI): "Conte prende tempo su pelle italiani"
"Le due ministre di Italia Viva si sono dimesse ieri, addirittura mentre in Senato si votava l'informativa del ministro Speranza, ci sentiamo presi in giro. Conte sta tentando di prendere tempo, vorrebbe aspettare addirittura una settimana prima di parlare alle Camere. Sta giocando con la pelle degli italiani che attendono aiuti e delle
attività che aspettano i ristori. E' assurdo, anche perché il presidente del consiglio da professore di diritto dovrebbe sapere bene che ci sono dei passaggi istituzionali che devono essere rispettati e non violati. Deve venire immediatamente a riferire in Parlamento sulla crisi e poi andare al Colle". Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, all'Aria che Tira su La7.
Appendino: "Renzi irresponsabile, incomprensibile, dannoso"
C' è un Paese che aspetta risposte e ritengo il gesto di Matteo Renzi assolutamente irresponsabile, incomprensibile e altamente dannoso". E' secco il commento della sindaca di Torino Chiara Appendino il giorno dopo l'apertura della crisi di governo. "Sono fortemente preoccupata - ha aggiunto - perché questo Paese ha bisogno di stabilità, siamo in piena crisi non solo sanitaria ma anche economica".
Conte-Renzi, un anno e mezzo di tensioni fino alla crisi di governo: tappe dello scontro
I rapporti tra premier ed ex premier non sono mai stati idilliaci. Da agosto 2019 a gennaio 2021, ecco le principali frizioni dalla caduta dell'esecutivo giallo-verde fino alle dimissioni delle due ministre di Italia Viva. LA FOTOSTORIA