Il ministro per gli Affari Europei ha fatto il punto sull'attuale situazione italiana: "La politica è compromesso. Dialogo non è segno di debolezza"
"La nostra linea è contro una crisi illogica, irrazionale visto il momento grave che sta vivendo il Paese". Così il ministro degli Affari Europei Enzo Amendola ha parlato a Sky Tg24 della situazione politica italiana (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA CRISI DI GOVERNO - LO SPECIALE) . “Abbiamo lavorato - ha aggiunto - proprio per portare unità e coesione nella coalizione perché quello che viviamo con la pandemia e i rischi sull’assetto socio economico ci dicevano che questo non è il momento più comprensibile per i cittadini italiani per aprire una crisi al buio dagli esiti incerti”.
"Il dialogo non è un segno di debolezza"
“Come Partito democratico abbiamo sempre messo al centro l’interesse generale del Paese, prima che l’interesse di parte”. Alla domanda su un possibile braccio di ferro tra il Pd e Italia Viva di Matteo Renzi, Amendola ha spiegato che “non era il momento di farli” e proprio questo è il punto di critica che il Partito Democratico fa a Iv. “Abbiamo sempre lavorato, per esempio sul Recovery, per risolvere con coalizione e con coesione tutti quelli che sono gli stimoli e i miglioramenti che si possono sempre fare. Il dialogo è unione, non è un segno di debolezza - ha chiarito il ministro - è un segno di forza. È quando ci si siede e si risolvono i problemi”.
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"Conte è il punto di equilibrio di questa coalizione"
Sul metodo del Recovery che sembra non aver funzionato, Amendola ha spiegato che i punti non condivisi si sarebbero potuti risolvere con il dialogo: "La politica è compromesso, è cercare di trovare sempre vie d'uscita". Certo sembra essere l'appoggio a Giuseppe Conte che Amendola conferma debba rimanere al suo posto. Conte "è il punto di equilibrio di questa coalizione".
