Il riconoscimento era stato conferito allo scrittore nel 2008. La proposta di revoca è stata presentata dal consigliere leghista Zelger e sottoscritta da altri 9 consiglieri, tra i quali il presidente del Consiglio comunale Maschio (FdI): è stata approvata con 20 voti a favore, 7 astenuti e un contrario. Saviano: “Cari amici veronesi, continueremo a vigilare sull'operato dei nostri amministratori”. Polemiche
Il consiglio comunale di Verona ha revocato la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Il riconoscimento era stato conferito allo scrittore campano nel 2008. Tra le motivazioni della delibera di revoca c’è “il mancato ringraziamento di Saviano al Comune di Verona e il fatto di non avere mai manifestato la volontà di venire a ritirarla”. “Cari amici veronesi, da oggi non sono più un vostro concittadino, ma continueremo a scambiarci opinioni anche quando non saremo d'accordo, a proporre soluzioni anche se scomode e a vigilare sull'operato dei nostri amministratori: perché questo fanno i cittadini”, ha scritto Saviano sui social. I sindacati hanno commentato: la revoca “ferisce profondamente i cittadini impegnati nella lotta alla criminalità organizzata”.
La revoca della cittadinanza onoraria a Saviano
La proposta di revoca è stata presentata dal consigliere leghista Alberto Zelger e sottoscritta da altri 9 consiglieri, tra i quali il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio (FdI): è stata approvata con 20 voti a favore, 7 astenuti e un contrario. Zelger ha motivato la revoca anche con gli elogi di Saviano a Carola Rackete, le “ripetute espressioni di disprezzo contro l'ex ministro Matteo Salvini con frasi calunniose” e con il fatto che lo scrittore si è “schierato a favore del sindaco di Riace”. “Il sindaco di Riace aveva falsificato documenti per favorire l'immigrazione illegale”, ha detto il consigliere Zelger in collegamento durante la seduta. Mimmo Lucano, ex sindaco del comune calabrese, è stato assolto da questa accusa.
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Le polemiche
La revoca ha scatenato tante polemiche tra i consiglieri d'opposizione. Da Federico Benini e Stefano Vallani del Pd a Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune, dalla pentastellata Marta Vanzetto a Tommaso Ferrari di Traguardi: tutti si sono detti contrari. Vallani ha anche ricordato che lo stesso Zelger nel 2008 aveva votato a favore della concessione della cittadinanza onoraria. L'ex sindaco Flavio Tosi si è astenuto, spiegando che “si tratta di un basso livello di dibattito, il consiglio comunale dovrebbe occuparsi d'altro”.
Sindacati: revoca “ferisce cittadini impegnati nella lotta alla criminalità organizzata”
La revoca della cittadinanza onoraria a Saviano “ferisce profondamente tutti quei cittadini, non solo veronesi, impegnati personalmente o nell'associazionismo democratico a sostegno delle istituzioni democratiche nella lotta alla criminalità organizzata”, hanno commentato i sindacati confederali. “A questa maggioranza, a questa giunta, poco importano i segnali che vedono anche la nostra città essere oggetto non solo di attenzioni, ma anche di conclamate presenze facenti riferimento a cosche impegnate in affari illeciti e criminali che minacciano la normale vita civile ed economica”, hanno aggiunto. E ancora: si ritiene irresponsabile “aver colpito con questa scelta una delle figure simbolo di questa lotta, punto di riferimento di molti giovani, figura certo spigolosa ma altrettanto franca e schietta, forse troppo scomoda per quella parte della politica che tende ancora a sottovalutare, addirittura negare la presenza mafiosa e criminale nella nostra città. A nulla valgono i proclami, gli impegni scritti solo sulla carta, quando poi le scelte concrete indicano l'esatto contrario”.