Mario Morelli eletto nuovo presidente della Corte Costituzionale

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Rimarrà in carica fino al 12 dicembre 2020, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale. Come primo atto da presidente ha nominato vicepresidenti i giudici Giancarlo Coraggio e Giuliano Amato

Romano, 79 anni, sposato con due figlie, Mario Morelli è stato eletto oggi, a maggioranza, presidente dalla Corte costituzionale riunita in camera di consiglio. Giudice Costituzionale dal 2011, nel 2018 è stato nominato Vice Presidente della Corte costituzionale e riconfermato l’11 dicembre 2019. La sua carriera di giudice si svolge quasi interamente al “Palazzaccio”, sede della Corte di Cassazione, dove approda nel 1985, alla prima sezione civile. Già nel 1999 viene destinato alle Sezioni unite civili e nel 2001 entra a far parte dell’Ufficio centrale elettorale nazionale presso la Cassazione. Dal 2008 è componente del Consiglio direttivo della suprema Corte e nel 2009 è nominato Direttore dell’Ufficio del Ruolo e del Massimario.

L’attività alla Consulta

Più o meno parallelamente, però, Morelli svolge la sua attività anche in un altro Palazzo delle istituzioni, quello della Consulta, dove entra addirittura nel 1973 come assistente di studio, prima del giudice Giulio Gionfrida, poi di Livio Paladin e infine di Renato Granata: quasi un trentennio (fino al 2000). In quegli anni, partecipa all’istruttoria dell’unico processo penale costituzionale per reati ministeriali (processo “Lockheed”). Su incarico del presidente Cesare Mirabelli, dà attuazione alla riorganizzazione dell’Ufficio del Ruolo e del Massimario della Corte. Coadiuva il Presidente Francesco Saja nello smaltimento dell’arretrato accumulatosi dopo il processo “Lockheed”. 

Le sentenze

Il giudice Mario Rosario Morelli ha redatto 184 decisioni dal 2011 ad oggi. Tra queste, la sentenza n. 152 del 2020 che ha riconosciuto “l’incremento al milione” delle pensioni di inabilità civile fin dal raggiungimento del diciottesimo anno di età. La n. 170 del 2014, che ha escluso la legittimità del divorzio automatico nel caso di cambiamento di sesso di uno dei coniugi. E' ritenuto uno dei 'padri' fondatori delle regole sul contenzioso delle Regioni. Esperto giuslavorista e in diritto della famiglia, in Cassazione è stato presidente della Terza sezione civile e direttore dell'Ufficio del Massimario. Nel 2008 ha firmato la storica sentenza che mise fine alla vicenda di Eluana Englaro dando il via libera, nel rispetto della volontà della ragazza in coma vegetativo, al distacco del sondino che la alimentava. Anche alla Consulta Morelli ha firmato importanti sentenze, come quella che nel 2012 ha "salvato" la legge sull'aborto o quella di qualche anno dopo sul metodo Stamina. E' stato anche relatore della pronuncia sull'articolo 18 riformulato dal Job act e da ultimo della sentenza che ha segnalato l'insufficienza delle pensioni degli invalidi civili totali.

Come primo atto da presidente, ha nominato vicepresidenti della Corte i giudici Giancarlo Coraggio e Giuliano Amato. Rimarrà in carica fino al 12 dicembre 2020, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.

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