Il presidente della Regione Puglia: “La condizione di normalità fondamentale è la libertà di circolazione. Credo che non ci saranno ostacoli. I governatori non hanno il potere di chiudere le proprie regioni”
“È arrivato il momento di riaprire il Paese a condizioni di normalità e la condizione di normalità fondamentale è la libertà di circolazione. Credo che non ci saranno ostacoli e anche i conflitti tra le Regioni non sono così forti come si può immaginare. C’è ovviamente il tentativo da parte di alcune Regioni che hanno livelli epidemiologici bassissimi di mantenerli”. Lo ha detto a Progress, su Sky TG24, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. (qui il LIVEBLOG sul coronavirus e la fase 2)
“Ecco cosa faremo per chi arriva in Puglia”
“I Governatori non hanno il potere di chiudere le proprie Regioni - ha aggiunto Emiliano -. Io per garantire la libertà di movimento non posso chiedere una regola che non sia imposta dal dpcm. Quello che si può fare è, per esempio, chiedere a coloro che vengono di segnalare la loro presenza e di tenere memoria dei contatti che hanno con la popolazione locale o con altre persone. Questa è la chiave del futuro dopo il lockdown, mentre prima abbiamo messo in quarantena tutti, adesso dobbiamo capire come mettere immediatamente in quarantena eventuali contagiati e i loro contatti stretti. L’app Immuni serve a questo fine. Se qualcuno arriva in Puglia potremmo chiedergli la cortesia, non l’obbligo, di segnalare la propria presenza e di tenere memoria dei contatti”.
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“Elezioni regionali, il governo si è ficcato in un tunnel”
Emiliano ha parlato anche delle prossime elezioni regionali. “È una situazione veramente intollerabile perché sostanzialmente tutto il Paese funziona e si torna alla normalità assoluta ma si nega agli italiani la possibilità di votare per tempo, costringendo i governatori a proseguire i loro mandati senza avere la legittimazione del voto. A settembre potremmo essere chiamati a prendere decisioni importanti senza legittimazione derivante dalla sovranità popolare e dal voto, questo è un danno enorme. Inoltre, se poi a settembre e ottobre dovesse arrivare una nuova ondata, rischiamo di doverle prorogarle ancora. Il Governo si è ficcato in un tunnel, sia dal punto di vista costituzionale sia dal punto di vista epidemiologico, dal quale prima si tira fuori e meglio è”.
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“Regioni non possono essere soffocate”
"Le Regioni sono autonome dal punto di vista elettorale – ha continuato Emiliano – e non possono essere soffocate nello stabilire la data delle elezioni. Invece, con questi artifizi, il Governo per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana sta cercando di imporre alle Regioni delle date di voto diverse da quelle determinate dalle Regioni stesse. È una cosa gravissima”.