"Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico", ha detto il ministro in audizione alla Camera
Nessun 6 politico o studenti promossi ad ogni costo. Chi avrà un profitto carente potrà non essere ammesso al passaggio successivo del proprio corso di studi. Lo chiarisce il ministro Azzolina in audizione alla Camera. "Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico", ha detto. "La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà '6 politico'. Le insufficienze compariranno nel documento di valutazione", precisa ancora la Azzolina. CORONAVIRUS, I DATI REGIONE PER REGIONE
"Non lasceremo i presidi da soli"
"Accogliendo gli appelli pervenuti, ho subito dato la mia disponibilità a concedere tutto il tempo che serve alle istituzioni scolastiche per svolgere tutto il procedimento in assoluta serenità", dice ancora la Azzolina. Secondo la bozza di ordinanza ministeriale il procedimento dell'esame doveva svolgersi entro la fine delle lezioni, dunque l'8 giugno. Il ministro rassicura quindi i presidi. "Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità che dovranno affrontare a settembre. Stiamo lavorando per far sì che non ricada tutto sulle vostre spalle. Ci saranno regole chiare, applicabili e anche flessibili rispetto alle caratteristiche di ciascun istituto. Grazie alla collaborazione con il Comitato tecnico scientifico del Ministero della salute, con le forze sociali, stiamo lavorando ad un apposito protocollo per il settore della scuola, anche con riferimento agli esami di maturità”.